Belcastro: “Vivremo quattro diverse forme di KTF”
La XX edizione del Kaulonia Tarantella Festival affiancherà nuovamente le serate squisitamente musicali ai pomeriggi culturali offerti dalle lezioni di tarantella quest’anno in tre diverse versioni: calabrese (riggitana), salentina (pizzica) e siciliana (ballettu). La vera novità di quest’anno, tuttavia, è rappresentata dal fatto che ogni serata è affidata all'estro artistico di coloro che hanno fatto la storia del Festival ed ognuno di loro offrirà al pubblico del KTF quattro diverse interpretazioni della kermesse. La XX edizione del Kaulonia Tarantella Festival ripropone la formula di successo inaugurata lo scorso anno con la fusione dei concerti di musica etno-popolare ad appuntamenti dal taglio più squisitamente culturale.
La kermesse, che godrà anche per il ventennale del finanziamento triennale concesso dalla Regione Calabria, porrà anche quest’anno al centro del suo programma la tarantella calabrese, non limitandosi solo ad aggiornare un programma consolidato e dal sicuro successo, ma coinvolgendo per l’occasione chi ha contribuito a fare la storia di questo Festival. “I venti anni di questa kermesse si sono snodati attraverso un percorso intenso e a volte anche travagliato - ci racconta il sindaco di Caulonia Caterina Belcastro. - In questo lasso di tempo la manifestazione è stata guidata da enti e persone che ne hanno definito e delineato il percorso artistico e strutturale, fino ad arrivare alla direzione artistica dell’edizione dello scorso anno, targata Mimmo Cavallaro.
“Proprio parlando con lo stesso Mimmo in merito a come sviluppare questa specialissima edizione 2018, e con Carlo Frascà, consulente artistico, abbiamo ritenuto opportuno e corretto, in concomitanza con il ventennale, riconoscere il ruolo avuto da ognuno dei direttori artistici che hanno fatto la storia di questa kermesse, rimettendo in gioco “artisticamente” tutti coloro i quali ne hanno tracciato il percorso. Il risultato sono quattro serate-evento affidate all’immaginazione artistica dei quattro soggetti storici che, in ordine cronologico, hanno segnato la vita di questa manifestazione.
“Mi riferisco a Danilo Gatto e Antonio Critelli che, alla guida di ARPA, faranno salire sul palco di Piazza Mese la sera del 22 agosto la loro Orchestra Popolare Calabrese insieme al musicista spagnolo di fama internazionale Hevia e al gruppo di musicisti magrebini Quantara; a Paolo Dossena e alla sua CNI, che per il 23 agosto ha puntato tutto sul gruppo musicale siciliano di genere folk-ambient Agricantus e sulla partecipazione straordinaria di un sassofonista jazz di fama mondiale: Francesco Cafiso con i Magnifici 3; a Eugenio Bennato, che il 24 agosto si esibirà con l’artista folk reggino Mujura e il quartetto vocale da lui stesso fondato: Sponda Sud; a Mimmo Cavallaro, che dopo la sperimentazione con il Trio Mandili dello scorso anno, il 25 agosto sarà accompagnato dinanzi al popolo della tarantella ancora da un gruppo vocale emblema della musica sarda: i Tenores di Bitti, preceduto dal gruppo londinese dei Tamburi Taiko, del maestro giapponese Joji Hirota.