Ripepi (Fdi) “reagire al decreto Scura, una condanna a morte per i malati”
“In qualità di Rappresentante Nazionale di Fratelli d’Italia, sono vicino ed a forte sostegno della coraggiosa azione del dottor Eduardo Lamberti Castronuovo, direttore dell'Istituto di analisi cliniche "De Blasi" di Reggio Calabria che, in una lettera inviata al Presidente della Repubblica, ed alle massime autorità provinciali e nazionali, denuncia l'operato de commissario Scura decidendo di continuare ad erogare prestazioni sanitarie private nonostante i tagli”.
A commentare il lodevole gesto del medico reggino, è Massimo Ripepi che aggiunge come con “un un simile distruttivo decreto, una volta raggiunta la soglia massima stabilità dallo stesso, non potranno più essere erogati servizi se non a pagamento a danno solo ed esclusivamente della cittadinanza che così è costretta a rivolgersi alle tanto agognate strutture pubbliche: ciò equivale a morte certa visti gli epocali tempi di attesa che possono andare anche da un anno all'altro in molti casi”.
“A nostro avviso – prosegue la nota - non è con la politica dei tagli economici che si risolve il problema sanitario calabrese anzi l’esatto contrario: ciò infatti porterà alla chiusura di strutture che sono il fiore all'occhiello della Sanità Calabrese, già strozzate dalle banche che anticipano soldi e ne chiedono restituzione con alti interessi, da dipendenti che vanno pagati, dalla manutenzione degli immobili, dall'acquisto del materiale di consumo e così via”.
“Gridiamo a gran voce la nostra indignazione e rammarico per le istituzioni che non sono dalla parte dei cittadini – conclude Ripepi - ma che invece considerano il loro diritto alla salute come un giocattolo con cui divertirsi a danno soprattutto delle categorie deboli. invitiamo ancora una volta la cittadinanza a non arrendersi ma a ribellarsi a questo stato di cose e soprattutto all'indifferenza delle istituzioni soprattutto così che politici come questi portino allo sfacelo definitivo della nostra amata e dignitosa terra ormai completamente martoriata e degradata. I reggini hanno il diritto di curarsi. Per noi viene sempre Prima Reggio”.