Porto Gioia Tauro. Cisl: “Motivazioni mct non chiare”
"Le motivazioni, ancora non sufficientemente chiarite, che hanno portato al fermo di trenta ore delle attivita' del porto di Gioia Tauro non possono non generare forte allarme e preoccupazione". Ad affermarlo il Segretario Generale della Cisl Calabria Paolo Tramonti e il Segretario Generale della Fit-Cisl Calabria Annibale Fiorenza secondo i quali "la situazione venutasi a creare rappresenta il segnale chiaro dello stato di difficolta' in cui rischia di essere ricondotta l'importante infrastruttura portuale della nostra regione". Per la Cisl "si impone a questo punto una netta inversione di tendenza puntando concretamente al rilancio delle attivita' del porto e tutto cio' chiama in causa il ruolo di Governo e Regione istituzioni, queste, che non possono temporeggiare rispetto ad una vicenda che puo' segnare risvolti economici e sociali tali da accentuare la gia' pesante crisi con cui deve fare i conti la nostra Regione. In questo senso - aggiungono i due sindacalisti - va valorizzato pienamente il positivo risultato rappresentato dalla sottoscrizione dello specifico APQ avvenuto nei mesi scorsi e del quale la Cisl chiede la immediata e piena attuazione in modo da accelerare l'effettivo riposizionamento industriale del porto in un quadro di efficienza e modernità, indispensabile per reggere la sfida della competitività all'interno del sistema portuale nazionale e internazionale. La Cisl giudica positivamente la decisione assunta dal Governatore della Calabria, Scopelliti, di convocare nei prossimi giorni tutti i soggetti interessati al fine di individuare iniziative e soluzioni che portino al superamento dell'attuale fase e a scongiurare qualsiasi ipotesi di perdita dei livelli occupazionali. Stesso impegno - continua la nota - la Cisl chiede alla MCT affinche' vengano definiti con chiarezza i rapporti commerciali con le compagnie di navigazione che approdano e che potrebbero approdare a Gioia Tauro rimuovendo quegli ostacoli che starebbero frenando l'afflusso delle navi container con grave limitazione delle effettive potenzialita' della nostra infrastruttura che non puo' rischiare di perdere opportunita' produttive che penalizzano la sua competitivita' nell'ambito del vivace sistema portuale euromediterraneo. All'autorita' portuale - continua la nota - si chiede di continuare ad operare con la positiva determinazione con cui ha contribuito a superare la crisi del 2010 e in tal senso si auspica che le azioni che saranno messe in atto possano generare delle sinergie positive tali da conquistare l'auspicata attenzione del Governo nazionale, livello istituzionale competente per l'attuazione di alcuni provvedimenti determinanti per accrescere la competitivita' del transhipment italiano".