Terreno impraticabile, arbitro blocca la partita: il Cosenza “toppa” la prima in casa
Terreno di gioco impraticabile. Così ha deciso il direttore di gara che ha non farà scendere in campo il Cosenza, che stasera doveva giocare contro l’Hellas Verona la prima casalinga di una serie B che la città aspettava con trepidazione da almeno 15 anni.
Dopo circa due ore di decisioni rinviare, sopralluoghi, è arrivata la conferma dalla società bruzia che lo stadio San Vito Marulla non ospiterà l’incontro poiché il manto erboso - rizollato solo due notti fa - in alcune zone è stato giudicato dall’arbitro impraticabile.
Ulteriori notizie sugli sviluppi saranno resi noti nelle prossime ore dal Cosenza Calcio sebbene la gara, almeno secondo quanto stabilisce il regolamento, potrebbe ora esser persa a tavolino (0-3) dai lupi silani, oltre alla penalizzazione di un punto in classifica.
OCCHIUTO SI DIFENDE: “DECISIONE INSPIEGABILE”
“La partita … per decisione dell’arbitro, proprio a ridosso del fischio di inizio, non è stata inspiegabilmente disputata nonostante il fatto che gli ispettori della Lega, i tecnici e i giornalisti presenti avessero appurato che le condizioni del terreno di gioco non fossero così ostative e, anzi, di gran lunga migliori rispetto al campo di Ascoli dove il Cosenza ha esordito la settimana scorsa nel campionato di serie B”.
Arriva puntuale l’intervento del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha affidato le sue prime dichiarazioni su Facebook difendendo l’operato della sua amministrazione.
“Noi … ce l’abbiamo messa tutta - ha affermato - i rappresentanti della Lega del resto ce ne hanno dato atto con decine di ispezioni durante tutta la fase dei recenti interventi realizzati, affermando che si stava procedendo nel migliore dei modi. Per non parlare poi del parere favorevole della Commissione provinciale di vigilanza”.
“Sono davvero amareggiato, mi dispiace molto per i cosentini e – ha concluso Occhiuto - mi rammarico di dover conoscere insieme ai miei cittadini questo aspetto del calcio che purtroppo non onora i principi dello sport ma rimanda a manovre fosche che non ci appartengono. Certamente chiederemo conto di quanto accaduto nelle sedi opportune perché la città di Cosenza merita rispetto”.