Inizia il Convegno pastorale diocesano, si riflette sulla Comunione
Al via il Convegno pastorale diocesano di Reggio Calabria che si protrarrà sino al 5 settembre presso l'auditorium "Nicola Calipari" del Consiglio regionale della Calabria. “I primi giorni del mese di settembre segneremo l’avvio dell’anno pastorale con il consueto appuntamento del Convegno pastorale diocesano – spiega monsignor Giuseppe Fiorini Morosini – il grande tema, che ci legherà all’esperienza personale e comunitaria dell’anno appena concluso, sarà ancora quello della comunione. L’obiettivo è quello di valorizzare e riflettere l’aspetto dei rapporti interpersonali che verrà analizzato sotto più punti di vista: teologico, sociologico e psicologico”.
I lavori, come di consueto, saranno aperti alle 18 di oggi dall'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini che, dopo la preghiera del Vespro, relazionerà sulla Comunione ecclesiale come "scelta vincente" partendo dal versetto della lettera di San Paolo ai Romani “Siamo membra gli uni degli altri”. Sempre dagli scritti dell'apostolo fondatore della diocesi reggina si svilupperà la seconda relazione del primo giorno dei lavori che sarà curata da monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano, segretario del Consiglio dei Cardinali (C9) e presidente del Consiglio di Amministrazione di Avvenire, che parlerà all'uditorio sulle "prassi generative in una comunità cristiana".
Il 4 e 5 settembre sono previsti gli interventi della professoressa Elena Marta, ordinario di Psicologia sociale e di comunità presso l'Università Cattolica di Milano che affronterà il tema delle relazioni comunitarie tra convivenza, solidarietà e speranza, e del giornalista Vincenzo Corrado, direttore di Agensir, l’agenzia stampa della Conferenza Episcopale Italiana che relazionerà – appunto – sull’importanza della “buona comunicazione” che ravviva le relazioni comunitarie.
“La novità di quest’anno è la relazione a più voci che sarà fatto in conclusione dei lavori del Convegno pastorale diocesano un gruppo di laici, religiosi e sacerdoti hanno riflettuto per proiettare alcuni temi–cardine della vita comunitaria nelle parrocchie e nei movimenti a cui partecipano assiduamente. Si tratta di un idea che è maturata – conclude l’arcivescovo reggino – in seguito agli spunti offerti l’anno scorso da Paola Bignardi: la comunione non può essere solo trattato evidenziando gli aspetti giuridici–normativi, ma deve essere il fondamento per ragionare insieme su un tema molto più complesso, ossia quello della trasmissione della fede”.