Gestiva una filiera illecita di droga: arrestato “grossista” di marijuana
Aveva creato una vera e propria filiera illecita di droga, che andava dalla coltivazione alla vendita, ma qualcosa - nel pomeriggio di ieri - non è stato calcolato e un tragitto fatto in auto con alcuni sacchi dell’immondizia, sospetti gli ha portato i carabinieri alle calcagna.
E così un 55enne di Lattarico, nel cosentino, si è trovato i militari della Stazione locale, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende, sulla porta di casa, in località Taverna del comune di Montalto Uffugo, proprio in quella abitazione che aveva trasformato in un “laboratorio” per la droga (LEGGI).
In particola, i carabinieri, che avevano notato l’uomo scaricare i sacchi nel sottoscala, hanno operato un blitz e, dopo aver scoperto che all’interno delle buste per i rifiuti c’erano invece arbusti contenenti fiori e residui di marijuana, si sono recati al piano di sopra, nell’appartamento del 55enne e ai loro occhi è apparso l’inverosimile, ovvero marijuana in ogni angolo dell’abitazione contenuta sia in sacchi per sottovuoto da 10 kg e da 1 kg, che all’interno di scatoloni: per quantitativo complessivo di oltre 171 Kg.
Inoltre, in un comodino della camera da letto vi erano 9 grammi di hashish e la somma di 1.500 euro in contanti, due bilance di precisione, una macchina per sottovuoto e del materiale per il confezionamento.
La perquisizione è stata così approfondita, per verificare l’eventuale provenienza dello stupefacente, ed essendo l’uomo proprietario di un terreno in località Regina, sempre a Lattarico, con l’aiuto dei carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo del “14° Battaglione Carabinieri Calabria di Vibo Valentia”, il blitz si è diretto in campagna.
Giunti sul posto, i militari si sono trovati davanti una vera e propria piantagione, dell’estensione di circa un ettaro, completa di impianto di illuminazione e di irrigazione e di foto-trappole, e costituita da 1.137 piante di marijuana, in fase di infiorescenza, dell’altezza media di circa 50 cm, oltre ad altri 5 Kg di residui di fogliame e fiori della stessa sostanza.
A completare lo scenario, era stata allestita una tenda da campo con all’interno tavoli, sedie, attrezzi da lavoro, un bilancino di precisione e del materiale per il confezionamento.
Il tutto è stato sottoposto a sequestro. L’uomo, vista l’evidente ed eclatante gravità dei fatti, è stato arrestato e rinchiuso presso il carcere di Cosenza.