Settembre al Parco, Daria Biancardi incanta l’anfiteatro

Catanzaro Tempo Libero
Daria Biancardi

Il grande jazz riempie l’anfiteatro del Parco della Biodiversità Mediterranea nella decima giornata della manifestazione organizzata dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro, guidata dal presidente Enzo Bruno, che nella edizione 2018 parla tutte le lingue della musica e dell’arte in un ideale abbraccio a Catanzaro e alla Calabria.

A “Settembre al Parco” – kermesse culturale che si avvale del sostegno economico della Regione con i fondi destinati ad interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale annualità 2018 – approda l’energia di Daria Biancardi che conquista il pubblico del Catanzaro Jazz Fest con la sua voce calda, una bravura straordinaria potenziata dalla sua travolgente allegria. Questa sera il Jazz Fest si sposta al Museo Marca, sempre alle 21.30 con “Contaminazioni duo”, il nuovo progetto di Alessandro Guido, chitarrista e compositore calabrese, e Rocco Riccelli, talentuoso trombettista e compositore di Cortale. L’anfiteatro, allo stesso orario, ospiterà invece “Comu vò Diu” della Compagnia Teatro Hercules.

“Una cantante con tanta di quell’anima da strappare lacrime di commozione anche al più duro dei cuori”, con questa presentazione e sentendo la sua musica, percependo il suo amore per il soul, il jazz e la black music, non abbiamo esitato a contattarla per invitarla alla XVIII edizione del Catanzaro Jazz Fest, affermano il presidente della cooperativa Atlantide, Roberta Giuditta, e il direttore artistico Francesco Panaro.

Con Daria, Osvaldo Lo Iacono alla chitarra elettrica; Gabriel Guarneri al basso elettrico e Gaspare Costa alla batteria. Il percorso artistico di Daria Biancardi attraversa successi e momenti importanti: il primo amore per il Gospel, la decisione di trasferirsi, appena diciannovenne, negli Stati Uniti, il ritorno in Italia dopo una trionfale audizione al mitico Apollo Theatre, la partecipazione a The Voice of Italy nel 2014 e poi il primo lavoro in studio, il magnifico EP “Daria” in cui dimostra anche le sue qualità compositive. “Daria” è un EP completamente autoprodotto ed è come se fosse un’introduzione a un progetto più lungo, che prevede altre sfumature ed emozioni, che già si percepiscono nei concerti, straordinari per intensità e qualità artistica, e che lascia intravedere come questo sia soltanto l’inizio di un percorso, ne siamo certi, di grande successo. Daria, con anima e corpo, ha dato vita ad un appassionante concerto incentrato sul suo omaggio ormai alla regina del soul Aretha Franklin, scomparsa il 16 agosto.

Prima del Catanzaro Jazz Fest, l’anfiteatro ha fatto da palcoscenico d’eccezione alla messa in scena degli ultimi due capitoli della trilogia delle “Orestiadi”, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. La Compagnia teatrale Eschilo – per la regia di Nino Galea, che ha curato anche scene e costumi – ha rappresentato “Coefore” ed “Eumenidi” davanti ad un pubblico attento e coinvolgo. Nelle “Coefore”, attraverso un continuo alternarsi di stati d’animo, Oreste uccide la madre Clitemnestra e il suo amante Egisto. Anche lui come aveva fatto Clitemnestra con la morte di Ifigenia, cerca di difendere il gesto compiuto adducendo come motivo l’assassinio del padre: l’eroe tragico giace sotto il gioco di Ananke. Ma tutte le giustificazioni addotte da Oreste non impediscono le Erinni, le furie vendicatrici della madre, giungano a perseguitalo. In scena nelle Coefore: Oreste, Alessio Servino; Elettra, Valentina Falbo; Clitemnestra, Maria Dardano; Egisto, Luciano Leuzzi; Nutrice di Oreste, Rosetta Elia; Pilade, Marcello Godino; Servo di Egisto, Salvatore Cannistrà; Coro delle Coefore: Antonella Talarico, Patrizia Rizzi, Maria Doria, Teresa Pignieri, Flavia Rugiero, Saveria Talarico.

Con le “Eumenidi” si interrompe questa catena di delitti e di orrori, e ha luogo l’assoluzione del matricida innanzi al tribunale dell’Aeropago, istituito da Atena, a una logica di vendetta privata subentra l’istituzione di un tribunale, con le sue regole ma anche con i suoi limiti. E non è un caso che Oreste sia assolto grazie alla parità di voti raggiunti con il parere favorevole di Atena, come a testimoniare l’impossibilità di comprendere con la sola sottigliezza umana l’ambiguità dell’esistenza. In scena: Oreste, Alessio Servino; Apollo, Salvatore Cannistrà; Atena, Maria Doria; Sarcedotessa Pizia, Rosetta Elia; Fantasma di Clitemnestra, Patrizia Rizzi; Ermes, Marcello Godino; Coro delle Erinni: Antonella Talarico, Teresa Pignieri, Flavia Rugiero, Saveria Talarico, Valentina Falbo; Giudici del Tribunale, Patrizio Mirante, Felice Caristo, Marcello Godino, Luciano Leuzzi.

CATANZARO “CITTA’ NELLA CITTA’ Nel pomeriggio di lunedì, si è concluso il ciclo di appuntamenti della rassegna " Catanzaro, le città nella città". A suggellare la rassegna, svolta nell'ambito di Settembre al Parco - Natutart 2018 ed organizzata dall'associazione "CulturAttiva", la presentazione del volume "Legendabria, leggende di Calabria", scritto da Loredana Turco e Silvana Franco. L'incontro, introdotto da Angela Rubino, presidente di CulturAttiva, è stato una bella occasione per riflettere ancora una volta sul valore delle nostre radici, questa volta non solo nei termini del nostro grande patrimonio artistico, culturale e storico, segno della nostra millenaria civiltà, ma anche dal punto di vista delle antiche usanze, quando si era soliti raccontarsi delle storie intrise di fantasia e personaggi immaginari, per animare i momenti trascorsi insieme intorno ad un fuoco. Tempi lontani, quando non esisteva la tecnologia e le relazioni sociali erano più autentiche e quando, come afferma Silvana Franco, "si cercava di dare una spiegazione ai fenomeni di una certa gravità, attribuendoli a fatti leggendari". Tra canti e letture con sottofondo musicale di brani tratti dal libro, si è riflettuto anche sul valore di una terra, la nostra, ricca di tanti doni, ricevuti per mano di Dio e anche di tante contraddizioni, come suggerisce una bellissima poesia di Leonida Repaci, "Quando fu il giorno della Calabria", che Loredana Turco ha letto durante l' incontro, invitando il pubblico a guardare con altri occhi la nostra terra perché essa è ricca di grandi potenzialità, è un luogo dove i sogni possono diventare realtà. Sempre nell'ambito della rassegna curata da CulturAttiva, oggi pomeriggio all'interno del Parco era attivo lo stand di artisti del Collettivo Rainbow e nella Sala dei Giardinieri sarà fruibile fino al 20 settembre la mostra fotografica "Catanzaro, le città nella città", curata dall'artista Anna Rotundo e dall'associazione Terre Ioniche.

Stasera, nella suggestiva location del Parco della Biodiversità Mediterranea, sarà la volta del Teatro Incanto. La compagnia guidata da Francesco Passafaro si esibirà alle ore 21.30, nell’anfiteatro del Parco, con la frizzante commedia “Ditegli sempre di si” di Eduardo De Filippo.

Un'opera comica, alla maniera di Eduardo, ma anche riflessiva, ironica e intelligente che racconta la storia di Michele Murri, un agente di commercio un pò stravagante che per un anno è stato rinchiuso in manicomio...ehm, per un anno ha viaggiato in giro per il mondo! Conoscendo un pò meglio questo signore con la passione per la musica, ci si renderà conto che i veri pazzi non sono rinchiusi nel manicomio ma stanno accanto a noi ogni momento e sono pericolosi, in modo spassoso.

L’ingresso è gratuito, occorre solo arrivare prima per prendere il proprio posto sotto le stelle.