Agricoltura, presentato a San Marco Argentano il piano di azione territoriale
Si è tenuto nella sala consiliare del Comune di San Marco Argentano un incontro presieduto da Mauro D’Acri, consigliere regionale con delega all’agricoltura, per presentare il progetto che intende porre l’agricoltura sociale come strumento di sviluppo territoriale, promosso dagli enti Crea-Arsac-Dispes-Asp- e dal Distretto socio-sanitario 2 costituito da 15 comuni (Cervicati, Fagnano Castello, Malvito, Mongrassano, Mottafollone, Roggiano Gravina, San Donato di Ninea, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano, San Sosti, Santa Caterina Albanese, Sant’Agata di Esaro, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari).
I relatori Raffaella Fragale e Vincenzina Scalzo divulgatrici Arsac, Mariangela Martirani psicologa Consultori familiari ASP, Giuseppe Gaudio ricercatore del Crea, studenti del Dispes e il Consigliere delegato all’agricoltura Mauro D’Acri, hanno dato una chiara lettura del nuovo ruolo dell’agricoltura che, in un’ottica multifunzionale, non è più vista solo come produttrice di beni, ma anche di servizi ed esternalità positive, strettamente connessa al benessere della comunità. In un contesto di crisi economica e di welfare, il piano di azione territoriale vuole promuovere l’agricoltura sociale quale strumento in grado di creare percorsi partecipati, sostenibili e solidali sul territorio. Pertanto, sono state illustrate le linee di intervento (in progress) che si vogliono intraprendere in collaborazione con enti pubblici e privati che entreranno a far parte del partenariato.
Durante l’incontro, le testimonianze di alcune aziende agricole locali, accomunate dall’amore per la propria terra e da uno spirito di solidarietà, dimostrano realtà dinamiche e innovative nonostante le criticità presenti sul pieno riconoscimento dell’AS. Il progetto muove, dunque, dalla necessità di un cambio di paradigma e tenta di sperimentare un modello che possa essere da guida per una moderna politica di sviluppo rurale in ambito locale. È una sfida che D’Acri accoglie, impegnandosi non solo a presentare tale progetto al ministro dell’agricoltura ma anche ad apportare le dovute integrazioni alla proposta di legge regionale sull’agricoltura sociale, affinché vi siano linee guida precise per chi volesse intraprendere percorsi di questo tipo.