Inchiesta ‘Life Caretta’: Ferrara (M5S) ottiene conferma su interruzione del progetto
“Come temevamo il progetto di tutela delle tartarughe finito nell'inchiesta “Affare Comune” è stato interrotto dalla Commissione europea”.
È quanto conferma la risposta all'interrogazione inviata a luglio dall'eurodeputata Laura Ferrara. In quella occasione l’europarlamentare chiedeva alla Commissione chiarimenti sugli 83 mila euro, destinati a “Life Caretta” e che sarebbero stati utilizzati per fini diversi. “Inviai specifica interrogazione sul progetto “Life Caretta” - afferma la portavoce del MoVimento 5 stelle - all'indomani dell’inchiesta che a luglio coinvolse il Comune di Palizzi sui rimborsi gonfiati e prestazioni “fasulle” e che portò all'arresto del sindaco e di alcuni consiglieri, i quali avrebbero sottratto alle casse comunali ben 340mila euro. Il Comune di Palizzi era beneficiario e capofila del progetto sulla tutela delle Caretta-caretta. Parte del finanziamento sarebbe stata distratta per il pagamento di manifestazioni organizzati dal Comune di Palizzi ma del tutto estranei alle finalità del progetto stesso”.
“La Commissione - continua la Ferrara - mi conferma l’interruzione del progetto, avvenuta in seguito ad una visita ispettiva ad aprile 2017. La decisione della Commissione di porre fine al “Life Caretta”, come chiarito nella risposta inviatami, è sopraggiunta per motivi tecnici, amministrativi e finanziari che ne impedivano l'attuazione. A maggio di quest’anno, ancora la Commissione, comunicava al Comune di Palizzi l'intenzione di recuperare l'intera somma di 675.784,40 euro, erogata come prefinanziamento iniziale. Contestualmente informava L’Olaf (Istituto europeo antifrode) e le autorità nazionali delle illegittimità riscontrate al fine di adottare i dovuti provvedimenti, scaturiti nell'inchiesta che a luglio ha travolto il comune del reggino”.
“La costa ionica reggina è una delle aree di nidificazione delle Caretta-caretta più importanti d’Italia. Questi fondi prevedevano – conclude l’europarlamentare – una serie di azioni che da un lato avrebbero ridotto le catture accidentali nelle attività di pesca e, dall'altro, avrebbero permesso la conservazione e il ripristino di quattro settori di habitat dunali Pantano grande, Galati, Spropoli e Torrevarata strategici per la nidificazione”.