Federalismo. Il presidente Oliverio scrive al direttore generale dell’Upi

Cosenza Politica

Dopo aver lanciato nei giorni scorsi l’allarme sui gravissimi effetti che l’introduzione del federalismo fiscale avrà sugli Enti locali della Calabria e del Mezzogiorno, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, ha scritto al Presidente Nazionale dell’UPI (Unione Province d’Italia), Giuseppe Castiglione e al Direttore Generale, Piero Antonelli per sollecitare un’iniziativa attraverso cui chiedere al Governo necessari e urgenti correttivi alla pesantissima riduzione dei trasferimenti erariali annunciata.“Com’è a voi noto –scrive Oliverio nella missiva- da oltre 10 anni gli enti locali sono chiamati ad offrire un significativo contributo al miglioramento dei saldi di finanza pubblica, regolarmente e sistematicamente garantito con il rispetto degli obiettivi assegnati. Con la manovra correttiva di cui al D.L. 31/05/2010 n°78, convertito dalla L. 122/2010, è stato chiesto agli enti territoriali un ulteriore sacrificio, ritenuto eccessivo rispetto agli anni precedenti e oltremodo penalizzante per la nostra realtà. I Comuni devono concorrere per oltre 1.500 milioni per il 2011 e 2.500 per il 2012, mentre le Province per 300 milioni per il 2011 e 500 milioni a decorrere dall’esercizio 2012, con un impatto significativo sulle proprie finanze.

L’art. 14 del D.L. n° 78/2010, disponeva che le riduzioni a province e comuni sono ripartite secondo criteri e modalità stabilite in sede di conferenza Stato-città ed Autonomie locali e recepiti con decreto annuale del Ministero dell’Interno. In caso di mancata deliberazione della conferenza Stato-città ed Autonomie locali entro il termine di 90 giorni dall’entrata in vigore della L. 122/2010, il Ministero dell’Interno avrebbe emanato il decreto entro i 30 giorni successivi, ripartendo la riduzione dei trasferimenti secondo un criterio proporzionale”. “La Provincia di Cosenza, che a suo tempo aveva stimato la “sforbiciata” secondo un metodo ritenuto oggettivo, ovvero sulla base della popolazione residente e, successivamente, sulla base della percentuale del 22,934% fissata con decreto dal Ministero dell’Interno sul totale dei trasferimenti erariali (ordinario, perequativo, consolidato) nella cifra, che si attestava, sia con il primo che con il secondo criterio, in circa 3,9 milioni –si legge ancora nella lettera inviata da Oliverio a Castiglione e Antonelli- ora apprende, dalle tabelle pubblicate sul sito del Ministero dell’Interno, che il taglio complessivo è di circa 11,3 milioni euro. Ciò scaturisce da un calcolo effettuato dallo stesso Ministero sulle spettanze della Provincia di Cosenza, che comprendono oltre i trasferimenti erariali (contributo ordinario, consolidato e perequativo), anche le due funzioni trasferite (Mercato del Lavoro e Anas) con D.L. 112/98 ed il cui totale complessivo è di oltre 31 milioni di €. Il nostro è un ente che in questi anni ha governato il proprio territorio programmando e gestendo le risorse nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità, ottenendo risultati lusinghieri riconosciuti a livello nazionale (Oscar di Bilancio). La stessa Ragioneria Generale dello Stato, a seguito di una accurata ispezione, ha definito la Provincia di Cosenza ente virtuoso ed esempio da seguire. I tagli, così come stabiliti, creeranno una tale situazione di ingovernabilità da non poter garantire neanche l’erogazione dei servizi necessari ed indispensabili.

L’autonomia finanziaria delle Province del Sud ha subito in questi ultimi anni una forte contrazione in quanto il gettito di alcuni principali tributi (RCA ed IPT), correlati all’andamento dell’economia, sono diminuiti; se a questo aggiungiamo il taglio così pesante dei trasferimenti, il risultato è che di fatto le stesse vengono soppresse. È inaccettabile il meccanismo messo in atto dal Governo che, del resto, per come si evince da alcune tabelle pubblicate sul Sole 24 ore e Italia Oggi, penalizza le Province calabresi, con un taglio di 18 € pro-capite contro 1 € pro-capite della Lombardia, della Ragioneria Generale dello Stato e dell’Emilia Romagna, 2 € del Veneto ecc.”. “Riteniamo –conclude Oliverio- assolutamente urgente e necessaria una iniziativa per richiedere al Governo i necessari correttivi, considerato che le risorse relative alle funzioni trasferite dallo Stato (Anas–Mercato del Lavoro) non possono essere inserite nel calcolo dei trasferimenti erariali e, quindi, non concorrono alla decurtazione stabilita con decreto dal Ministero dell’Interno. Siamo sicuri che l’UPI annuncerà le iniziative opportune a tutela delle Province e dei territori amministrati”.