Confartigianato Crotone: bando Pia, riscontrate difficoltà per le Pmi e il mondo artigiano
Nuccio Corigliano e Nicodemo Carluccio di Confartigianato Crotone, lo scorso 10 gennaio, presso la sede provinciale di Crotone, hanno tenuto, con la collaborazione dei tecnici della Federazione Regionale, De Gran e Barbalace, un seminario informativo in merito al bando PIA pubblicato lo scorso 16 dicembre dalla Regione Calabria. L'incontro di approfondimento, che ha visto una affollata partecipazione di imprenditori crotonesi , speranzosi che forse questa nuova misura potesse essere di buon auspicio per le proprie imprese, ha deluso i tanti artigiani e piccoli imprenditori per le difficoltà e le poche opportunità concesse dalla nuova normativa al variegato e sfiduciato mondo della piccola impresa.
Dall’informativa fornita dagli esperti è emerso che di fatto il bando in essere è stato concepito solo per quelle imprese già ben strutturate ed finanziariamente solide, escludendo a priori tutta la piccola imprenditoria che in un momento storico così difficile, avrebbe ben gradito una misura che gli potesse fornire concretamente una mano per emergere e farsi strada tra le 1000 difficoltà da affrontare giornalmente. Infatti, per poter accedere ai PIA, è stata immessa una griglia a punteggio con soglia minima di 50 punti, dove per predilezione vengono premiate le imprese che nell’iter burocratico presenteranno gli ultimi 3 bilanci con un evidente utile d’esercizio. Anche i codici ATECO, introdotti per l’accesso al bando, sono estremamente restrittivi per le imprese del mondo artigiano, infatti secondo detti codici solo pochissime categorie artigiane trovano possibilità d’accesso.
In sintesi il giudizio generale delle piccole imprese è stato molto scettico, preso atto che questa nuova misura guarda solo ad un'imprenditoria d'elite non certo a quella moltitudine di lavoratori autonomi che sono ancora in attesa di misure semplici e fattibili, in caso contrario assisteremo nei prossimi mesi ad una vera moria di tante piccole attività, con una perdita di migliaia di posti di lavoro dipendente ed indipendente. Il nostro mondo, che è fatto da tante piccole imprese, avrebbe meglio gradito un bando più a misura d’uomo, con misure semplici che veramente potrebbero dare nuovo impulso alle tantissime nostre attività che al momento, e lo registriamo con molta amarezza, non sono prese nella giusta considerazione. Agevolazioni apprezzate, che hanno dato nel tempo aiuti concreti come la Legge 949, meglio conosciuta come ''Credito Artigiancassa'', e un credito di imposta sugli investimenti e sulla nuova occupazione restano solo delle vane aspettative.
In sintesi un settore importantissimo che rappresenta la quasi totalità della nostra economia non può più aspettare, anzi queste nuove misure creano una vera disparità di trattamento e per un certo verso una concorrenza sleale tra PMI e una ben conosciuta imprenditoria che, negli anni passati, malgrado congrui e sostanziosi aiuti non ha dato risultati importanti. I piccoli imprenditori sperano che la politica possa mettere a disposizione delle imprese risorse erogate in modo automatico, senza graduatorie e fuori da ogni condizionamento o clientela politica, sia sugli investimenti oltre che naturalmente per le nuove assunzioni. In sintesi e non ci stancheremo di sottolinearlo, un credito d'imposta con fondi europei dedicato alla nostra Regione ed un aiuto concreto sull'accesso al credito e sul costo del denaro, potrebbero essere i più importanti presupposti per intraprendere un concreto percorso di sviluppo e benessere. Attendiamo speranzosi dal Presidente Scopelliti, dall'Assessore Caridi e dai tanti nostri rappresentanti istituzionali, attenti alle dinamiche economiche e finanziarie del nostro mondo, un segnale di attenzione e considerazione che possa aiutare i nostri imprenditori ad uscire da questa gravissima crisi.