La “Locale” lombarda, lo spaccio nel Varesotto e i collegamenti con i Farao-Marincola
Un palermitano col ruolo di “primo piano” in un florido mercato dello spaccio di droga nel Varesotto ma con presunti collegamenti con la ‘ndrangheta calabrese.
Un siciliano, dunque, che secondo gli inquirenti - che si basano su precedenti indagini per sostenerlo - apparterrebbe e con un ruolo di vertice proprio alla locale che opera sul territorio di Lonate Pozzolo.
Un gruppo importante, quest’ultimo, che già in un’altra operazione, la Bad Boys, nove anni fa sembrava fosse stata completamente decimata con l’arresto di 39 persone il cui capo, Vincenzo Rispoli, era ritenuto legato alla cosca Farao-Marincola di Cirò Marina, nel crotonese (LEGGI) .
Il soggetto in questione è invece il 50enne Emanuele De Castro che è tra le 14 persone finite stamani in arresto - con l’accusa di estorsione e spaccio di stupefacenti - nell’ambito dell’operazione denominata Atlantic (LEGGI).
Per dieci di loro si sono spalancate le porte del carcere, mentre in quattro sono stati posti ai domiciliari ed uno avrà l’obbligo di presentarsi periodicamente alla polizia giudiziaria.
Il blitz è scattato all’alba di oggi da parte dei Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio insieme ai colleghi del Nucleo Elicotteri di Orio al Serio (BG), dei Cinofili di Casatenovo (LC), della Compagnia d’Intervento Operativo del 3° Reggimento Mobile “Lombardia” e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Varese.
L’indagine, coordinata dalla Procura locale, è durata circa 6 mesi durante i quali gli investigatori hanno tenuto sotto controllo i coinvolti con intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Il tutto è partito dopo che i militari di Lonate avevano sventato il suicidio di un uomo, un italiano, scoprendo poi che quest’ultimo aveva tentato l’estremo gesto probabilmente perché esasperato dall’estorsione da parte di un pregiudicato del posto (considerato appartenente al gruppo scoperto oggi) per dei motivi riferibili a debiti di droga.
Le investigazioni dei carabinieri avrebbero così portato a far emergere l’esistenza di un gruppo criminale dedito allo spaccio e ad accertare come parte dei profitti fossero reinvestiti in diverse attività locali, tra cui il bar Atlantic di Lonate (in via Dante) ed un parcheggio, il “Car Parking Malpensa” di Ferno (in via Piave), adiacente all’aeroporto milanese.
Gli inquirenti ritengono poi di aver individuato l’intera “catena” dedita allo spaccio al dettaglio, in particolare nelle provincie di Varese e Milano, arrivando ad arrestare in flagranza alcuni dei pusher.
Nel corso delle perquisizioni effettuare durante il blitz sono stati sequestrati 30 grammi di hashish e 50 di marijuana oltre a materiale per il confezionamento, un fucile ad aria compressa senza tappo rosso ed una fedele riproduzione di una pistola calibro 7,65.