‘Ndrangheta. Estorsioni e spaccio nel Varesotto, quattordici arresti
Quattordici arresti, di cui quattro ai domiciliari oltre ad un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: sono questi i numeri dell’operazione Atlantic scattata stamani nel varesotto e che ha colpito una presunta organizzazione di stampo ‘ndranghetista attiva nella zona nelle estorsioni e nello spaccio di stupefacenti.
Il blitz - coordinato dalla Procura locale ed eseguito dai carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio - arriva al termine delle indagini avviate dopo il tentato suicidio di un italiano, soccorso dai militari della Stazione di Lonate Pozzolo.
Si accertò allora che l’uomo avesse deciso di togliersi la vita a causa di un’estorsione dovuta a debiti di droga e subita da un pregiudicato locale, ritenuto far parte del sodalizio criminale.
Da qui si è arrivati ad identificare l’organizzazione sgominata stamani, e che secondo gli inquirenti operava quasi esclusivamente a Lonate Pozzolo ed in parte già coinvolta in investigazioni di diversa natura per la presenza di soggetti ritenuti provenienti dalla 'ndrangheta.
La struttura, poi, avrebbe reinvestito parte dei profitti in diverse attività locali, tra cui un bar ed un parcheggio adiacente all'aeroporto milanese di Malpensa.
A CAPO UN PALERMITANO “VICINO” ALLE COSCHE CROTONESI
Tra gli arrestati, finiti in carcere, spicca il nome di un 50enne palermitano, Manuele Decastro. Gli inquirenti lo ritengono soggetto di spicco dell’organizzazione, composta prevalentemente da elementi molto più giovani di lui e che - sempre secondo gli investigatori - avrebbero svolto l’attività di piccolo spaccio non senza il suo benestare.