‘Ndrangheta: Schifani, giovani si ribellino ma politica dia esempio
I giovani calabresi e del Mezzogiorno devono ribellarsi alla criminalità organizzata, ma spetta ai politici, ad ogni livello, dare loro il buon esempio. Davanti ai giovani di Reggio Calabria, il presidente del Senato, Renato Schifani, manda un duplice messaggio alla società calabrese e meridionale. "La mia visita in questo luogo - ha detto parlando in un immobile confiscato alla 'ndrangheta diventato 'villaggio dei giovani' - non e' casuale. Sono fermamente convinto che le istituzioni devono essere continuamente vicine ai giovani per far capire loro che lo Stato c'e'. Da quando sono Presidente - ha poi aggiunto - ho cercato di aprire il Senato alle visite dei giovani per educarli al rispetto della nostra Costituzione, delle nostre regole, della democrazia". Schifani ha poi parlato da uomo del Sud ricordando ai ragazzi di Reggio l'esperienza della sua Sicilia: "Se la mafia in Sicilia può essere sconfitta - ha affermato - anche se non bisogna mai illudersi perché la mafia e' un cancro che non si può estirpare, questo e' possibile grazie alle leggi approvate dal Parlamento e dall'impegno delle Forze dell'Ordine. Ma un elemento strategico di quella rivoluzione siciliana sono stati i giovani. E dai giovani anche in Calabria - ha sottolineato il presidente del Senato - si deve partire. So che si sta facendo un grande lavoro anche in Calabria e la mia presenza qui e' finalizzata a portare il ringraziamento delle istituzioni a chi lotta contro la 'ndrangheta. Però - ha evidenziato - il culto della legalità deve passare da voi. Deve essere insito in voi. Ribellatevi ai compromessi - ha esortato Schifani - a qualunque forma di condizionamento e ad ogni forma di accettazione del concetto dell'invincibilità delle mafie che sono animali terribili che non si presentano mai con un volto. Ce la potete fare. Siete qui perché siete già motivati ed io vengo per motivarvi ancora". "Il riscatto, senza i giovani - ha proseguito Schifani - non si potrà mai raggiungere. Ci stanno credendo i magistrati e le Forze dell'Ordine; ci sta credendo il Parlamento che in questi due anni e mezzo ha approvato leggi durissime come l'inasprimento del 41bis, delle norme sulla confisca dei beni, introducendo il Codice Antimafia. Sono provvedimenti - ha rimarcato - approvati senza distinzioni politiche, all'unanimità'. Questo e' segnale mandato dal Parlamento; voi dovete proseguire questo cammino" "Serve unità di intenti, al di là delle colorazioni politiche, quando si tratta di contrastare efficacemente la criminalità organizzata. Abbiamo fiducia in voi". Ed e' rispondendo alla domanda di uno dei giovani dell'associazione 'Attendiamoci' a cui ha fatto visita che Schifani ha lanciato il suo monito alla politica: "L'impegno politico, in queste terre, significa innanzitutto grande coraggio. Accettare la sfida della riaffermazione della legalità, essere esempio di trasparenza ad ogni livello da trasmettere agli altri che si vogliono recuperare perché vivono ai confini della legalità. Se il politico - ha aggiunto - non si muove in questa logica, e' un pessimo esempio. Bisogna saper correre il rischio della sovraesposizione nel perseguire l'affermazione della legalità contando sulla tutela da parte dello Stato. E' una grande sfida - ha detto il Presidente del Senato - ma la politica e' tenuta a sostenerla in aree a rischio per la presenza della criminalità organizzata".