Stretta sul lavoro nero: 21 irregolari scoperti nella Sibaritide, multate le imprese
Dalla ristorazione, alla vendita al minuto fino all’edilizia: tutti settori su cui la Guardia di Finanza ha eseguito nella Sibaritide un serie di controlli per contrastare possibili casi di lavoro nero e che, ancora una volta, ha portato alla scoperta di ben 21 lavoratori irregolari.
Le violazioni che sono state riscontrate dalle fiamme Gialle hanno portato all’ovvia verbalizzazione e le aziende saranno dunque multate secondo quanto prevede il Jobs Act, cioè che se il personale sia stato impegnato senza prima comunicarne l’instaurazione del rapporto da parte del datore di lavoro, scatta una sanzione amministrativa che va da 1.500 a 9 mila euro per ciascuna persona impiegata che non abbia stato superato, però, il limite dei 30 giorni di effettivo lavoro. In caso, invece, si vada oltre i due mesi le sanzioni possono arrivare fino a 36 mila di euro.
I finanzieri ora eseguiranno delle indagini per ricostruire la posizione complessiva di ogni singolo lavoratore mentre le aziende controllate sono state “diffidate” a regolarizzazione le inosservanze; in pratica ad assumere il personale per almeno 3 mesi.
L’attività svolta dai finanzieri si inserisce nell’ambito di un piano d’interventi promosso e coordinato dal Comando Provinciale finalizzati a tutelare gli operatori economici corretti dalla concorrenza sleale esercitata dalle imprese che non rispettano le regole e si avvalgono di dipendenti in nero o comunque “irregolari”.
Le norme in materia sono infatti molto severe e contrastano l’utilizzo di personale cosiddetto “alla giornata” che sono esposti a possibili rischi di incolumità fisica nei luoghi di lavoro.