Ordine ingegneri, ciclo di incontri con gli iscritti a Cosenza
Nel meraviglioso scenario del Castello Ducale di Corigliano, si è tenuto ieri pomeriggio il Consiglio dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Cosenza.
Un consiglio aperto a tutti gli iscritti, volto ad accogliere le istanze dei professionisti che operano nel comprensorio. Una modalità diversa e nuova di concepire l’Ordine, più vicina agli iscritti e ai loro problemi.
All’incontro è intervenuto l’ing. Bruno Cundari, dirigente del Servizio Tecnico Regionale di Cosenza, il quale ha accolto l’invito del Presidente Nello Gallo a presenziare ai lavori del consiglio.
Anche questo un approccio nuovo del rapporto dell’Ordine con le Istituzioni, un approccio in cui l’Ordine diventa facilitatore delle relazioni tra i professionisti e gli enti di riferimento.
Durante i lavori i consiglieri e il Presidente hanno introdotto “Working”, la nuova piattaforma online resa disponibile dal CNI che si prefigge di mettere a sistema competenze, skill, multidisciplinarietà, domanda e offerta attraverso il network degli ordini territoriali. Ma si è trattato anche di tematiche molto attuali, come la normativa sismica regionale, recentemente modificata e frutto della concertazione tra la Regione e gli Ordini professionali.
Lo stesso ing. Cundari ha stimolato il dibattito, con la nutrita platea di professionisti presenti in sala, su temi attuali e molto roventi, quali la piattaforma Sismi.Ca e l’organizzazione e il funzionamento degli uffici di Cosenza dell’ex Genio Civile.
“Sono stato molto felice dell’invito del Presidente Gallo, che ringrazio pubblicamente per questa opportunità di confronto con i colleghi professionisti e per l’impegno del Consiglio nel veicolare le esigenze e le difficoltà dei colleghi della provincia”, queste le parole di Cundari. “Oggi torno a casa con tanti spunti di riflessione per migliorare l’efficienza del servizio e degli uffici”.
Un evento che, atteso il consenso e la convinta partecipazione dei professionisti, sarà certamente ripetuto nei vari territori della provincia, per ascoltare e confrontarsi, per conoscere ed intervenire.