Un vero successo il Congresso regionale di Odontoiatria Calabria-Sicilia
Il Congresso Regionale Calabria-Sicilia di Odontoiatria, svoltasi a Lamezia Terme e organizzata dalla Commissione Albo Odontoiatri della Calabria e della Sicilia, dall’Associazione Nazionale Dentisti Italiani della Regione Calabria e dalla Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale, si è rivelata un vero successo.
“L’idea di riunire il mondo Ordinistico, Sindacale e Universitario – hanno affermato Antonella Polimeni e Salvatore De Filippo, rispettivamente Presidente e Responsabile Scientifico del Congresso - è risultata particolarmente vincente per creare un momento di incontro per tutta l’odontoiatria calabrese e un punto di riferimento culturale e scientifico in ambito nazionale.”
“Il titolo scelto, ‘Agire con competenza nella pratica clinica’ - ha rimarcato Polimeni - è estremamente inclusivo nel messaggio che ha voluto trasmettere: il professionista deve sapere, saper fare ed essere e lo abbiamo affrontato con gli illustri relatori che hanno colto l’invito in modo spassionato e disinteressato. La grande affluenza di pubblico e anche di giovani, confermano l’importanza di questo progetto.”
Nella sessione inaugurale sono intervenuti: il Presidente Nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Raffaele Iandolo, che ha fatto presente l’efficiente formazione presente in Italia. “In un’epoca in cui viene data importanza al profitto, noi poniamo al centro il paziente; il Presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Vincenzo Ciconte, che si è complimentato per l’organizzazione di un congresso, espressione del futuro dell’odontoiatria; il Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro, che ha evidenziato la volontà di destinare più risorse con l'auspicio di creare una scuola di specializzazione per lanciare i giovani e facilitare il ricambio generazionale; il Presidente del coordinamento delle Commissioni Albo Odontoiatri della Calabria, Giuseppe Guarnieri, che ha molto apprezzato i temi affrontati, come quello sulla pubblicità sanitaria, molto sentito dalla categoria.
Antonio Pelliccia, professore di Economia ed Organizzazione Aziendale all’Università Vita e Salute dell’Ospedale San Raffaele di Milano, nella sua relazione si è soffermato sui cambiamenti che sta vivendo la professione, dove la tecnologia prende sempre più piede, modificando molto anche i processi clinici. E poi la comunicazione: “è importante – ha affermato – perché aumenta la considerazione del paziente ma, quando diventa eccessiva, come nella pubblicità commerciale, genera rumore e sfiducia.”
Il tema è stato ripreso dal presidente della Cao di Messina, già Presidente Nazionale Cao, Giuseppe Renzo: “il medico deve garantire la salute e meritarsi la fiducia del paziente. O si è medici o si è imprenditori. La visita è un atto medico e non la si può far diventare uno specchietto per le allodole, puntando su strategie commerciali”.
Nella seconda e ultima giornata, invece, si sono tenute relazioni più tecniche, con Roberto Pistilli su “La chirurgia orale ed implantare nel rispetto dell’anatomia” con Susanna Annibali su “Chirurgia dei denti inclusi” e con Agostino Scipioni su “L’impianto-protesi nei siti compromessi ad alta valenza estetica”. Tutti unanimi nel sostenere di essere stati piacevolmente sorpresi dalla platea gremita e attenta.
Di previdenza ha parlato Vittorio Pulci, direttore generale Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, la cui segreteria ha creato delle postazioni per fornire informazioni agli odontoiatri.
Momento speciale del congresso è stato il “Premio Battista Cimino”, dedicato ad un giovane odontoiatra, impegnato nel mondo sindacale per la difesa della professione, prematuramente scomparso. Ad essere premiato è stato Federico Lorelli che ha presentato il miglior caso clinico dal titolo “Riabilitazione estetica perio-protesica”.
“Siamo molto soddisfatti- ha affermato Salvatore De Filippo – per la grande partecipazione riscontrata da tutte e cinque le province calabresi. Tre le parole chiave: sinergia, messa in campo tra università, mondo ordinistico e sindacale; giovani, che hanno affollato tutte le attività ed anche le coinvolgenti sessioni di workshop teorico-pratiche realizzate dalle aziende partecipanti, che hanno dimostrato il cambiamento che pervade la nostra categoria e come le nuove generazioni siano pronte a recepirlo per offrire prestazioni di qualità; passato, in termini di valori nobili che sono propri della nostra professione e, quindi, senso di appartenenza, correttezza professionale e deontologia. Con questi risultati guardiamo già oltre e ci proiettiamo verso il Congresso del prossimo anno.”