Smaltimento rifiuti, Guccione (Pd): “in scadenza anche undicesima ordinanza”

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Il consigliere regionale Carlo Guccione ha presentato un’interrogazione al presidente Mario Oliverio per sapere “a quanto ammontano le risorse utilizzate dalla Regione e l’aggravio dei costi pro-capite a famiglia per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti prodotti in Calabria e smaltiti in impianti extraregionali dal 2015 ad oggi, rispetto a quello che si otterrebbe smaltendo i rifiuti in Calabria”.

Il prossimo 15 novembre scadrà infatti l’undicesima ordinanza contingibile e urgente in materia di rifiuti. L’11 settembre 2018 – spiega la nota - con decreto dirigenziale numero 9747, è stata bandita una gara per l’affidamento dei servizi del trasporto e smaltimento rifiuti in impianti extraregionali per 12 mesi complessivi, ripetibili per altri 12 mesi, ricadenti in due annualità (2018/2019) per una spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro. Nello specifico poi si prevede una spesa di euro 1milione e 773mila euro circa per il trasporto e di circa 2 milioni per il servizio di trattamento in discariche extraregionali”.

“E non è il solo caso da citare - spiega il consigliere Guccione - per l’affidamento dei servizi del trasporto e smaltimento rifiuti in impianti extraregionali. Procedura già utilizzata numerose volte in questi quattro anni. In particolare, nei comuni di Massafra, Grosseto, Arezzo e in impianti autorizzati di proprietà del Consorzio Stabile Ambiente Scral con sede ad Aquila. Questa procedura ha impedito l’insorgere dell’emergenza rifiuti ma ha aggravato enormemente l’esborso economico delle famiglie calabresi. E ciò senza prevedere una soluzione strutturale che consenta di risolvere il problema dello smaltimento della frazione residua da trattamento dei rifiuti (scarto) all’esterno del territorio calabrese”.

“Ad oggi le procedure relative alla ristrutturazione degli impianti pubblici previsti nel Piano regionale dei rifiuti, del Polo tecnologico di Gioia Tauro, degli impianti di Siderno, Rossano, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Catanzaro, registrano forti ritardi. E ci si dimentica – sottolinea Guccione - che le ordinanze possono essere emanate solo in caso di “eccezionale e urgente necessità che permettono di derogare alle norme vigenti”.

“Tra l’altro il decreto legge 80/2008 ha eliminato ogni possibile incertezza interpretativa perché specifica inequivocabilmente che nessuna forma speciale di gestione dei rifiuti può legittimamente protrarsi per più di 18 mesi – closa. In Calabria invece è da oltre 4 anni consecutivi che Oliverio continua a emanare ordinanze, in deroga alle normative in settore rifiuti”.