Emergenza rifiuti, sindaci sul piede di guerra
La conferenza dei sindaci dell’Alto Tirreno cosentino chiede alla Regione Calabria e al Commissario per le emergenze ambientali misure immediate contro l’emergenza rifiuti. Se ne è discusso a Scalea in una riunione dei primi cittadini. L’assemblea ha prodotto un documento con il quale si chiede, tra l’altro, di sbloccare lo stallo sulla Valutazione di impatto ambientale necessaria alla realizzazione dell’impianto di selezione della differenziata e di compostaggio già appaltato dal Comune di Scalea.
“L’impianto – è scritto nel documento – se realizzato nei tempi ormai superati, avrebbe consentito risparmi per gli enti e fornito al territorio una soluzione a questa emergenza”.
È da oltre dieci giorni – sostengono i sindaci dell’Alto Tirreno cosentino – che i cumuli di rifiuti non possono essere conferiti. Oltre alle ripercussioni economiche, già ingenti a causa della distanza dell’area geografica dagli impianti di smaltimento, il timore è forte per le condizioni igienico sanitarie. I 15 sindaci puntano il dito contro la struttura commissariale, identificata come principale responsabile della continua emergenza nel settore dei rifiuti e chiedono un incontro urgente alla presenza del prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzarro, con il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e il commissario per l’emergenza ambientale, Vincenzo Speranza.
Quest’ultimo, proprio oggi, ha parlato di ritorno alla normalità entro i primi giorni del 2013. Tradotto: per i calabresi, e soprattutto per l’Alto Tirreno cosentino si preannuncia un capodanno tra i rifiuti.