Rifiuti, Antoniotti: si requisiscano discariche pronte
"Emergenza rifiuti, non possiamo più sopportare sia l’evidente e vergognosa incapacità dell’Ufficio del Commissario, sia l’irresponsabilità di certa classe dirigente che evidentemente manca di attributi e di senso del governo, inclusi tanti colleghi il cui spirito di servizio o di solidarietà nella gestione condivisa dell’emergenza è sotto zero! Nessuno, a tutti i livelli, può più pensare di restare latitante sulla gravissima questione che sta piegando i territori. - Lo scrive in una nota il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti - Non soltanto non si aprirà, come mi è stato richiesto, la discarica di Bucita attualmente sotto sequestro ma chiediamo che vengano individuate ed urgentemente requisite, dall’Ufficio del Commissario o dalla subentrante Regione Calabria, le eventuali discariche disponibili in provincia di Cosenza e nella Sibaritide.
Altrimenti, dietro al Commissario, la cui pessima esperienza si è già chiusa lo scorso 31 dicembre, è doveroso che se ne vadano a casa in tanti. Perché così non si può andare avanti. Troppa irresponsabilità! Da parte di molti, troppi! - Non ha usato mezzi termini il primo cittadino di Rossano nel suo durissimo intervento ieri sera (lunedì 14), in Prefettura a Cosenza, alla presenza dei numerosi sindaci del cosentino invitati dal Prefetto Cannizzaro per un urgente confronto sull’emergenza in atto. Preso atto della ribadita posizione di chiusura del Sindaco di Cassano allo Ionio Papasso, un’ordinanza del quale impedisce a numerosi comuni del cosentino di conferire nella discarica sita sul quel territorio, ed ascoltate le posizioni di sostanziale indisponibilità emerse negli interventi di diversi sindaci, Antoniotti si è detto profondamente amareggiato e deluso dal prevalere di atteggiamenti di fatto irresponsabili e che non risolvono nulla.
Non è possibile – ha detto il Sindaco – che dopo aver ospitato per decenni i rifiuti di tutta la Calabria, oggi non venga ricambiata la stessa disponibilità da parte di altri nei confronti di questa Città e di questo territorio. È assurdo che chi, oggi, può non dimostri alcuna solidarietà nei confronti di chi ha già dato in passato, senza chiedere nulla a nessuno. Abbiamo ospitato tutto e tutti – ha aggiunto – ma oggi nessuno ci apre le porte! È una constatazione amara e grave. Altro che dialogo istituzionale e territori uniti. Prendiamo atto – ha proseguito – della vicinanza del Sig. Prefetto che ringraziamo per la sensibilità ma – ha ribadito – i rifiuti restano purtroppo per le nostre strade ad ipotecare la vita quotidiana e la salubrità ambientale delle nostre comunità.
Ed è assurdo cha sia il Prefetto e non il Commissario o altri a convocarci. Siamo stufi delle ordinanze sballate, incoerenti, scoordinate e scorrette di un Ufficio del Commissario che ha navigato e naviga a vista, che disconosce i territori e che non sa cosa sta accadendo. E siamo altrettanto stufi della sostanziale latitanza della politica su questa questione di civiltà. È intollerabile quanto accaduto nel corso dell’ultimo consiglio regionale nel quale è stato immotivatamente impedito l’intervento del consigliere regionale Caputo e l’intero dibattito su questa serissima emergenza regionale. Se non si è capaci di capire la gravità del problema e, soprattutto, di trovare immediate soluzioni, si diano le dimissioni.
Perché non è possibile che per la realizzazione di un campo di calcio vengano attivate le procedure di protezione civile e poi, di fronte a questo problema di proporzioni enormi, non si segua la stessa strada. Si requisiscano, con gli stessi poteri di protezione civile, le discariche pronte a ricevere i rifiuti oggi sulle strade. I sindaci sono pronti a recarsi in Procura per denunciare le istituzioni responsabili di questo danno e di questo stallo".
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