Rdt, allarme: vogliono estorcere la discarica con la forza

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Franco Nisticò di Rete per la Difesa del Territorio in merito alla discarica di Scala Coeli:

Ormai non c'è alcun dubbio. Pugliano vuole estorcere al territorio la discarica di Scala Coeli (per ora) ricattando cittadini e comuni con l'emergenza. Questo è quanto emerge dal complesso di confusionarie dichiarazioni dell'Assessore Regionale, tra il “dico e non dico” del Consiglio Regionale, dove Pugliano ha annunciato un fantomatico piano dei rifiuti, ed i recenti annunci di apertura, ovviamente di nuove discariche. Pugliano, indagato insieme ad altri 14 dirigenti per i reati di associazione per delinquere, abuso d'ufficio, evasione fiscale, corruzione, falso e disastro ambientale, si è confermato nei suoi anni di operato un vero e proprio alfiere della speculazione privata di questo territorio. In primis “implorando il ministro Clini per il rinnovo del commissariamento”, il quattordicesimo anno, e per tutta una serie di inadempienze del suo assessorato che, perpetrate negli anni, hanno causato questa drammatica emergenza.

Non ci stupisce che in questi anni l'unica cosa che abbia fatto Pugliano è: aprire nuove discariche. Non ci stupisce che annunci un presunto piano dei rifiuti pieno zeppo di: nuove discariche. Non ci stupisce che per superare l'emergenza, consapevole del fatto che tutto è stato causato dalle sue inadempienze e dagli impianti non funzionanti, annunci: nuove discariche. L'assessore non si stupirà della nostra richiesta: dimissioni immediate e irrevocabili, ma essendo consapevoli del fatto che la sua incapacità manifesta non lo scoraggerà, gli rammentiamo che i cittadini e le istituzioni di questo territorio non sono disposti e non permetteranno questa vergognosa estorsione. Dall'emergenza si esce mettendo a posto gli impianti con una manutenzione immediata e straordinaria, prendendo atto che la gestione privata degli impianti pubblici è stata un disastro.

Infine ci rivolgiamo a tutti quei cittadini che, lavorando e camminando tra strade colme di rifiuti, sono esasperati: resistiamo insieme. Dimostriamo a questi sciacalli che la popolazione della sibaritide non è più fatta da gente “poco reattiva” a cui si può rifilare di tutto, come ci credono, ma difendiamo insieme il nostro territorio. Se non risolveranno il problema prima della campagna elettorale, tutti i rifiuti per strada li useremo per riempire i palchi di coloro che verranno a chiederci il voto.


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