Dipendenze: concorso creativo dell’Associazione Teatro in Note
La Commissione Cultura ha ospitato le due scuole che, ex aequo, si sono affermate nella sezione cortometraggi della quinta edizione del concorso creativo promosso dalla Cooperativa Teatro in Note e sostenuto dall'Amministrazione comunale.
“Il vuoto e il pieno: tra dipendenza e solitudine' è stato il tema, tanto delicato quanto impegnativo, sul quale i giovani delle scuole medie superiori si sono espressi, chi in parole, attraverso la scrittura creativa, chi in immagini, attraverso la realizzazione di cortometraggi.
“A questi ragazzi – ha detto la presidente della commissione cultura, Alessandra De Rosa, nel saluto iniziale – va tutto il nostro plauso ed incoraggiamento per come hanno saputo riempire il vuoto del centro storico così come il vuoto dell'anima con le loro emozioni”.
“Oltre”, dell'Istituto 'Da Vinci-Nitti', e “La vita non è un azzardo” dell'Istituto Tecnico per Geometri 'Quasimodo-Serra', hanno avuto il pregio di indagare, con raffinata lucidità, il tema della dipendenza, dall'alcol e dalla droga nel primo caso, dal gioco d'azzardo nel secondo. In entrambi il messaggio finale è di speranza e di liberazione dalla dipendenza attraverso quel forte sentimento di solidarietà che, fortunatamente, unisce i giovani.
Peer to peer, rubiamo la definizione all'informatica per usarla quale metafora della condivisione, tanto più necessaria, e a volte risolutiva, se coinvolge soggetti fragili, vittime di dipendenza. E' quella solidarietà, quell'aiuto tra pari che spesso un giovane in difficoltà accetta con maggiore disponibilità. Questo messaggio emerge in tutta la sua forza da entrambi i cortometraggi e lo evidenzia anche il Sindaco Mario Occhiuto, che non fa mancare la sua presenza e alle due 'squadre' dona una targa ricordo.
“La fragilità appartiene all'essere umano e su quella avete realizzato un'attività creativa di grande valore, sia nei contenuti che nella forma. Il messaggio significativo che ci consegnate nei vostri lavori – afferma Mario Occhiuto – è l'importanza di soddisfare i nostri bisogni interiori, il valore di una mano che si tende verso l'altra nei momenti di difficoltà. Il mio augurio è che allora viviate al meglio la vostra vita, coltivando sempre i rapporti umani”.
I cortometraggi sono anche uno spaccato della città, “contenitore di vita – la definisce il Sindaco – e quindi imperfetta così come lo è la vita degli uomini”; “un modo creativo per valorizzare il patrimonio artistico-culturale del centro storico”, aggiunge Alessandra de Rosa. Dei consiglieri presenti, Damiano Covelli e Annalisa Apicella evidenziano l'aspetto emozionale di entrambi i lavori e come entrambi puntino all'essenza della vita, a quel dialogo che sembra essere il grande assente dei nostri tempi. “Sarebbe utile che l'iniziativa coinvolgesse anche l'ultima classe delle scuole medie inferiori”, è invece il suggerimento della consigliera Francesca Cassano.
“La sesta edizione è già in corsa con dodici scuole – ricorda Vera Segreti – con richieste anche da scuole della provincia. Noi facciamo il possibile, grazie al sostegno del Comune di Cosenza, nonostante le scuole superiori non siano di competenza comunale.