Sanità. Nuova sciabolata di Oliverio: via il commissariamento o sarà mobilitazione

Calabria Salute
Massimo Scura

L’occasione è stata quella del suo intervento nel convegno sulla organizzazione delle cure primarie, a Feroleto, alla presenza di una platea composta da medici di base.

Da qui il governatore della Calabria, Mario Oliverio, ha lanciato la sua nuova sciabolata al commissariamento della sanità regionale, definendolo dagli “esiti disastrosi” e dalla gestione “fallimentare”.

“Dopo otto anni di commissariamento non solo non è stato effettuato il rientro dal debito pregresso ma – ha sostenuto - si è addirittura aggravato vorticosamente il deficit finanziario. Tutto ciò è avvenuto nonostante il taglio indiscriminato di molteplici servizi territoriali ed ospedalieri”.

Un nuovo attacco, dunque, alla gestione governativa della sanità che questa volta, almeno nelle intenzioni del presidente della Regione, dovrà essere ancor più ribadito organizzando, questo l’impegno, una campagna di mobilitazione e di consultazione dei territori e degli operatori del settore, affinché si pronuncino in massa sulla richiesta che ha rivolto al Governo nazionale.

Oliverio, a sostegno della sua idea, snocciola poi cifre: “quest'ultimo anno - afferma - si registra addirittura un aggravio del deficit di oltre 70 milioni di euro. Ciò comporterà il blocco del turnover nella organizzazione delle piante organiche e saranno applicate le aliquote massime per le imposte fiscali”.

Una situazione che definisce “drammatica” e che sempre per il governatore “non garantisce i livelli minimi di assistenza e che vede accrescere il tasso della mobilità sanitaria passiva”

All'attuale Governo nazionale Oliverio intende rivolgere lo stesso appello che nel passato ha costantemente indirizzato ai precedenti di Governi.

“Per quanto mi riguarda – dice - non ho mai fatto sconti o rinunciare alla critica verso le gravi responsabilità ed omissioni che hanno caratterizzato l'azione dei governi del PD. L'appello che rivolgo oggi al governo è quello che si decida, senza ulteriore indugio, la sostituzione dei vertici dell'ufficio del commissario ma anche quello di predisporre un atto interruttivo della procedura che scarica sui cittadini i costi e le gravi conseguenze di questa gestione fallimentare”.

I calabresi, ha chiosato Oliverio, “non possono essere penalizzati, non possono pagare per responsabilità che non sono loro ma delle rappresentanze statali a cui è stata affidata in questi anni la gestione del servizio sanitario regionale”.