Cosenza, approvati punti all’odg del consiglio comunale: tra questi Ztl hotel Jolly e metro
La prima seduta autunnale del Consiglio comunale avviene in una sala che ha totalmente cambiato aspetto dopo l'intervento pittorico del M° Antonio Sciacca. L'artista siciliano, conosciuto in tutto il mondo, anche per essere il fondatore del movimento artistico-culturale detto Metropolismo, è stato presente ad inizio lavori e a lui, il Presidente Pierluigi Caputo, ha demandato il compito di presentare la nuova estetica della sala delle adunanze consiliari.
“Sono momenti della storia della città, con i suoi personaggi – ha detto brevemente – fino ad arrivare ad elementi e luoghi della contemporaneità. Tutto rappresenta l'identità cittadina espressa con un'arte prettamente figurativa”.
Dopo un sentito e doveroso minuto di raccoglimento per la scomparsa improvvisa della madre della consigliera Bianca Rende, si è andati spediti verso l'approvazione, unanime, dei primi due punti all'ordine del giorno. Il primo, sullo Statuto del gruppo comunale di volontari di Protezione civile e ai Regolamenti di Servizio comunale di protezione civile, Squadre Utmc e Servizio comunale dei volontari di protezione civile. Il consigliere Vincenzo Granata (Democrazia mediterranea-Lega), da presidente della commissione ambiente, ha ricordato i passaggi che hanno preceduto l'approdo in aula di questi importanti strumenti finalizzati alla tutela dei cittadini, seguito dall'intervento della consigliera Francesca Cassano (Uniti per la Città) che, nel ringraziare il collega Granata per l'impegno, ha auspicato “l'operatività del Piano di Protezione civile, approvato nel dicembre 2017, e soprattutto la sua condivisione con la popolazione, spesso lontana dalle problematiche legate alle emergenze calamitose, salvo poi trovarsi impreparata ad affrontarle. Questa approvazione la vedo dunque come un punto di partenza e non come una mera dichiarazione d'intenti”.
Consenso pieno dell'aula anche all'adozione della "Nuova carta dei diritti della bambina". L'assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino, nel ringraziare la Fidapa che ha sollecitato l'adesione, ha sottolineato che “non è difficile capire perché, dopo una Carta dei Diritti del Fanciullo, sia necessaria anche una speficica Carta dei Diritti della bambina. Problematiche pur comuni a uomini e donne, hanno sicuramente un impatto maggiore sulla parte femminile, vedi l'immigrazione. Ma c'è un altro tema importante che induce a proteggere la bambina, quello del turismo sessuale che coinvolge particolarmente gli occidentali. Questa adesione allora è un bollino importante che l'Amministrazione mette sulla sua carta di identità, è l'impegno a guardare alla bambina con un occhio particolarmente vigile”.
La consigliera Alessandra De Rosa (Occhiuto Bis), presidente della commissione cultura, ha parlato della Carta come “premessa fondamentale per l'affermazione dei diritti della donna sin dalla nascita. Non è un'adozione formale ma ci attiveremo subito perché venga trasmessa alle scuole”. Sul punto è intervenuta anche la consigliera Bianca Rende (Pd), “è un tema che ci sta molto a cuore perché della difesa dei diritti della donna abbiamo fatto la nostra battaglia quotidiana. Un voto unanime e positivo lo vediamo come un impegno verso un fenomeno che continua a dilagare. Vogliamo partecipare convintamente a un processo culturale nuovo nella nostra città in cui i diritti delle donne siano veramente rispettati, con una educazione paritaria sin dalla prima infanzia. Speriamo che questo sia un messaggio imperativo da parte delle Amministrazioni; donne, bambine, ragazze quasi come cittadine privilegiate e guardate con occhio benevolo dalla cittadinanza adulta”.
Ha preso la parola anche il sindaco Mario Occhiuto per un “invito alla condivisione unanime che significa un indirizzo preciso. Questa città – ha detto - è sempre stata attenta a questi temi. Non c'è niente che giustifichi la violenza sulla donna: è un messaggio importante che in questi anni abbiamo portato avanti con varie iniziative che hanno riguardato il contrasto alla violenza di genere. Ringrazio l'assessore Lanzino che arricchisce i lavoro di questa Amministrazione, e le associazioni per la loro azione di sensibilizzazione in tutti i contesti dove è necessario che questa voce arrivi”.
Dibattito più articolato sulla ratifica delle deliberazioni di Giunta che recano variazioni di bilancio, con particolare riferimento alla delibera n. 148, la quale evidenzia – come riferito dal Direttore del settore Bilancio, Giuseppe Nardi – un incremento di entrata, per oltre 5 milioni di euro, la maggior parte derivante dagli accertamenti di sanzioni per violazioni al codice della strada, nel caso specifico sono le multe per violazione alle Ztl.
“Tali somme - è stato rilevato – sono state correttamente distribuite: per una parte accantonate sul fondo per i crediti di dubbia esigibilità, un milione di euro sulle spese di notifica degli atti di violazione; il resto, così come da norma, viene investito sulla sicurezza stradale (manutenzione, segnaletica, telecamere) ed infine una parte si spalma sulla spesa corrente (assistenza scolastica, welfare, per citare le voci di spesa più significative). La delibera n. 157, invece, riguarda la variazione in entrata per 560mila euro riferita al contributo della Regione Calabria, come da accordo di programma, per la cessione dell'hotel Jolly, che l'Amministrazione ha destinato in uscita alla sua demolizione.
E' intervenuto in prima battuta il presidente della commissione bilancio Giuseppe d'Ippolito (Cosenza Positiva-Fratelli d'Italia), soffermandosi particolarmente sull'abbattimento dell'Hotel Jolly, “ormai sotto gli occhi di tutti. In termini economici è una partita di giro sulla quale c'è poco da discutere. Così come per l'entrata da sanzioni, è la norma a dirci dove vanno vincolate le somme; nessuna volontà di far cassa ma solo un attenersi alla norma tecnica”.
Damiano Covelli (Pd), “sulla delibera 157 mi sarei aspettato dal presidente della commissione bilancio un ringraziamento alla Regione Calabria, senza queste risorse la demolizione non avrebbe potuto esserci”. Più incalzante sulla delibera 148, “il suo contenuto non ci piace, non ci piace il traffico impazzito, l'esasperazione che induce gli automobilisti a incorrere nell'errore, con l'esito di multe salate. Avremmo preferito che, prima di chiudere Viale Mancini, si provvedesse alla cosiddetta strada alternativa. Gli automobilisti andrebbero compresi e non multati. Forse era anche il caso di sospendere alcuni varchi in questa fase di lavori sul Viale Parco. Quindi non possiamo accettare che si incamerino risorse così importanti prendendole dalle tasche dei cittadini. C’è il sospetto che tutto si faccia per rimpinguare le casse comunali in difficoltà perché il buon senso dovrebbe suggerire cose diverse”.
Per Piercarlo Chiappetta (I Moderati) “l'indirizzo del comune deve anche essere quello di educare il cittadino, chi prende tante multe evidentemente non rispetta le regole della strada. Sugli investimenti, ciò che interessa ai cittadini è ciò che si riesce a realizzare, ed è sotto gli occhi di tutti, riconosciuto anche da chi ha posizioni politiche distanti dalle nostre. Sul Jolly Hotel, una rivista specializzata del 2007 già riferiva di un accordo di programma con l'Ordine degli architetti, presieduto allora da Mario Occhiuto, in cui si chiedeva al sindaco eletto di abbattere il Jolly e di lavorare ad una città ecosostenibile. Questo è ciò che ha fatto poi Occhiuto da Sindaco e ciò che altri hanno visto come punti di criticità sono diventati dei grandi punti di forza tanto da far arrivare Cosenza quinta nella graduatoria delle città più vivibili, stilata dal Sole24ore.
Puntuale la replica del Sindaco Occhiuto che, dopo aver ringraziato i Mà Sciacca per aver reso ricca di contenuti l'aula consiliare, è andato subito al cuore della questione, in primis quella relativa all'ex hotel Jolly, ricordando che “il finanziamento, risalente all'epoca Scopelliti, comprendeva l'acquisto immobile. Lo stesso finanziamento poi è stato ridotto da 7 milioni a 3milioni 300mila euro, con un accordo di cessione dell'immobile, negli anni vari pretesti, orientati a non consentire l’opera, hanno rallentato la cessione del bene. Soltanto grazie all'accordo metro, nel quale ho inserito, tra le opere prioritarie, la cessione dell’immobile per la realizzazione del museo di Alarico, la Regione ha acconsentito, pur di portare avanti il progetto metro, e oggi finalmente riusciamo a demolire. Poi ho dovuto riscontrare che qualcuno ha voluto prendersi qualche merito che in effetti non ha”.
“La chiusura del Viale Parco dipende dalla costruzione della metro, variata con alcune nostre richieste. Aldilà del parco benessere, comunque sarebbe stato chiuso prevedendo originariamente due binari sull’area centrale. Se Covelli vuole l'apertura del viale parco, deve dirlo alla Regione Calabria, che dovrebbe sospendere i lavori. Mi sembra difficile. La strada alternativa è una nostra proposta alla Regione, compresa nell’accordo metro, con i medesimi fondi dell’accordo, quindi non poteva essere realizzata prima. Ci prendiamo l'onere di rispondere ai cittadini sul problema del traffico ma la responsabilità non è diretta e comunque è un traffico che negli anni si è sempre riscontrato. Sulla variazione di bilancio derivante dalle sanzioni, bisogna dire che se qualcuno pensa che possiamo andare avanti con anarchia sulle strade, non è possibile. Buona parte delle sanzioni riguardano le Ztl che erano già esistenti, prima ancora di via Piave e via Isonzo. Nessuno le rispettava, messe le telecamere abbiamo visto cosa succede realmente. Questi proventi ora l'ente li utilizza sul fondo crediti di dubbia esigibilità e per la sicurezza stradale, senza alcuna idea di fare cassa”.
Nelle dichiarazioni di voto, Enrico Morcavallo (Grande Cosenza) ha parlato di “gestione della res pubblica come una Spa”; per Carmelo Salerno (Forza Cosenza) “l'abbattimento del Jolly è esclusivo merito di Occhiuto, di una sua volontà precisa e determinata. Riguardo alle sanzioni, è strano che chi oggi al Governo è contro i condoni, a Cosenza sia per l’annullamento delle sanzioni. Se ci sono sanzioni vanno pagate, immettere il dubbio che possa essere annullata o, peggio, revocare un provvedimento, è cosa che nuoce. Piuttosto bisogna sensibilizzare al rispetto delle regole. Io sono a favore delle Ztl, è scelta lungimirante, dobbiamo invece insistere con il governo regionale su strade di collegamento che siano tangenti al centro”.
Annalisa Apicella (Cosenza positiva-Fratelli d'Italia), ha richiamato la raccolta di firme, promossa dall'Anci, per l'introduzione dell'educazione civica nelle scuole come materia autonoma. “Tra i temi di educazione alla cittadinanza non possono non essere annoverate le tematiche della sostenibilità ambientale. È una responsabilità collettiva, nostra e nel quotidiano, che non può essere demandata ai governi nazionali e ad organismi transnazionali. Le somme da sanzioni, portate nelle variazioni, sono 5milioni800mila euro accertati, che non significa incassati, e sono state distribuite nella maniera più corretta possibile”.
Per Gisberto Spadafora (Mario Occhiuto Sindaco) “non bisogna farsi abbindolare dalle sirene del populismo, quando si è istituzione bisogna comportarsi da istituzione. Le regole ci sono e vanno rispettate, e sono regole dettate dal codice della strada: chiunque entra senza autorizzazione in una Ztl è soggetto a sanzione. Penso che non siamo solo gli amministratori degli automobilisti, ma dei bambini, degli anziani, dei disabili, di chiunque ha a cuore il benessere psicofisico e noi abbiamo il dovere di proporre modelli di vita a tutela”.
Al termine della discussione, respinta la richiesta del capogruppo del Pd Damiano Covelli di votare separatamente le due variazioni di bilancio, la votazione ha registrato 22 voti favorevoli, 5 voti contrari e la non partecipazione al voto dello stesso Covelli.
L'ultimo punto, relativo all'approvazione dello schema di convenzione con il Comune di Rende per lo svolgimento in forma associata delle attività dell'Organismo Intermedio, riferito ad Agenda Urbana Cosenza Rende 2014-2020, è stato approvato dall'aula, con la sola astensione del consigliere Enrico Morcavallo.