Il Consiglio comunale approva la delega al Consorzio Valle Crati
E’ stato l’applauso caloroso dell’aula all’indirizzo della dipendente Rosalbina Muoio, segretaria presso la Presidenza del Consiglio, in quiescenza dal prossimo 1° luglio, ad aprire in maniera piacevolmente insolita la seduta del Consiglio comunale. Ad indirizzarle il saluto, esteso a tutti i pensionandi dell’ente, è stato il consigliere Massimo Bozzo, e subito dopo il Presidente Luca Morrone.
Bozzo ha espresso anche solidarietà alla vicepreside del Liceo Telesio Rosanna Gallucci per l’aggressione subita e si è complimentato con la promozione in A1 della squadra cosentina di pallanuoto femminile.
Il Consiglio a quel punto è entrato nel vivo con la richiesta di inversione dell’Ordine del Giorno, votata dall’aula con il solo parere contrario di Savastano, che ha spostato subito l’attenzione sulla pratica di “Conferimento di delega al Consorzio Valle Crati per l’attuazione degli interventi di «adeguamento dell’impianto di depurazione consortile e realizzazione collettori fognari nei Comuni ricadenti nell’agglomerato Cosenza - Rende», individuati dalla Delibera CIPE 30 aprile 2012, 60 del 2012. Determinazioni in ordine alle modifiche dello Statuto del Consorzio Valle Crati deliberate dall’Assemblea consortile con atto n. 9 del 28 dicembre 2013 e finalizzate alla sua trasformazione in «azienda speciale consortile», ai sensi dell’articolo 114 del decreto legislativo 267 del 2000”.
Appena licenziato nella competente Commissione, il punto non ha registrato dibattito ma si è andati direttamente alle dichiarazioni di voto.
Hanno preso la parola Giovanni Cipparrone (SEL), “è una pratica che non può essere non votata perché finalmente mette la parola fine sul capitolo Consorzio Valle Crati. Mi auguro che così si chiuda un brutto periodo anche per i lavoratori e che possano vivere finalmente tranquillamente del loro lavoro”; Franco Perri (PdL), “guardo con favore al finanziamento ma non posso non evidenziare il comportamento del rappresentante dell’Amministrazione comunale nel Consorzio. Comportamento quasi offensivo nei confronti del ruolo del Consiglio comunale, che rappresenta la volontà dei cittadini. Ho invitato il Presidente della Commissione Controllo e Garanzia a convocare il nostro rappresentante perché ci renda edotti su come ha inteso stilare lo statuto della nuova società e come, alla luce della nuova guida amministrativa di Rende, si debba riaprire un discorso anche sulla gestione di questa importante materia. Diciamo sì alla pratica ma avevo il dovere di sottolineare queste mie riserve”; per Giuseppe Mazzuca (PSE) “il Sindaco deve prendere atto che se non fosse per una parte della minoranza, oggi la città di Cosenza non avrebbe il finanziamento. Quella di stasera è una pratica che richiede 17 presenze in aula e al momento maggioranza in aula è di 14 consiglieri. Lei Sindaco ha una maggioranza che bussa alla sua porta solo per prebende. Si vede che non c’è interesse che questa delibera passi. Faccio mia l’affermazione di Perri quando dice che non siamo ben rappresentati nel Consorzio, perché il nostro rappresentante ignora alcuni aspetti fondamentali, che il Consiglio è sovrano. Oggi, ad esempio, abbiamo appreso in Commissione di una missiva della Regione che convoca urgentemente per domani i rappresentanti nel Consorzio di Cosenza e Rende, e questa missiva è indirizzata per conoscenza anche alla Procura. Il rappresentante sarà dunque convocato e dovrà spiegare molte cose”.
Dopo le dichiarazioni di voto è intervenuto il Sindaco Mario Occhiuto che ha, tra l’altro, evidenziato la valenza tecnica delle opere di colletta mento fognari consortili che finalmente andranno a coprire anche il territorio delle frazioni, fino alla realizzazione dell’impianto di depurazione consortile. (I dettagli in un apposito comunicato dell’Ufficio del Portavoce).
Dopo l’approvazione del punto all’unanimità dei presenti, il consigliere Massimo Bozzo ha chiesto il rinvio del Consiglio comunale. Prima ancora però, il Sindaco ha voluto accertarsi se fosse presente in aula il “Comitato di piazza Cappello”, essendo all’Ordine del Giorno la discussione sui lavori di rifacimento di quella piazza e dell’adiacente piazza XXV luglio. Verificata l’assenza tra il pubblico del Comitato, l’aula si è espressa a favore del rinvio.