Regione: via libera all’istituzione della Consulta del Terzo Settore
Via libera all’adozione dei criteri e dei requisiti necessari per l’istituzione della Consulta del Terzo Settore.
La Giunta regionale presieduta da Mario Oliverio, su proposta dell’Assessore al Lavoro e Welfare Angela Robbe, nella sua ultima riunione ha approvato all’unanimità l’istituzione di questo nuovo organismo finalizzato ad affrontare le problematiche inerenti al Terzo Settore con un percorso comune di confronto, riflessione e valorizzazione delle esperienze di solidarietà e di partecipazione.
La Regione Calabria ha inserito fra gli obiettivi da perseguire la messa in atto di azioni diverse per favorire la promozione e la crescita degli organismi del Terzo Settore, fra cui l’istituzione della Consulta, che per essere resa operativa necessita dell’adozione di criteri da sottoporre al parere vincolante della Commissione competente, ai sensi dell’articolo 29 comma 5 lettera b) della legge regionale 23/2003.
“L’istituzione della Consulta è una opportunità per il Terzo Settore di avere un adeguato tramite di espressione -ha messo in rilievo l’Assessore Robbe- che diventa un ambito di osservazione, approfondimento e dibattito dei fattori di sviluppo e di cambiamento”.
La Consulta -che sarà composta da 25 componenti- si propone di essere sede stabile di elaborazione di proposte e di raccordo tra la Regione e gli organismi sociali rappresentativi del comparto in questione.
Le Organizzazioni chiamate a far parte della Consulta devono avere rappresentanza in almeno tre province della Calabria; devono essere costituite nelle forme di legge in data antecedente alla data di approvazione del deliberato che costituisce l’organismo; devono essere composte da almeno dieci soggetti operanti nel Terzo Settore. Il numero dei rappresentanti in seno alla Consulta del Terzo Settore per ciascun Ente viene determinato per poter garantire la più ampia rappresentatività.
Saranno otto i rappresentanti designati dall’Associazione di Enti di Terzo Settore più rappresentativa sul territorio regionale, in ragione del numero di Enti del Terzo settore ad essi aderenti, tra soggetti che siano espressione delle diverse tipologie organizzative del Terzo Settore. Questi otto rappresentanti saranno designati dall’Associazione di Enti di Terzo Settore più rappresentativa sul territorio regionale così come individuata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali mediante Avviso pubblico del 19 gennaio 2018 per l’attuazione dell’articolo 65 del Codice del Terzo settore.
Otto rappresentanti saranno delle reti associative: anche questi saranno individuati medianti avviso pubblico, a cura del componente del Settore regionale delle Politiche sociali, tra le reti associative che associano, anche indirettamente attraverso gli enti ad esse aderenti, un numero non inferiore a dieci enti del terzo settore. A questi si aggiungono: due rappresentanti di Enti filantropici (individuati mediante Avviso pubblico a cura del componente del Settore regionale delle Politiche sociali, tra le associazioni di promozione sociale, costituiti in forma di associazione, che associano un numero non inferiore a sette persone fisiche o tre associazioni di promozione sociale);
tre rappresentanti di imprese sociali, incluse le cooperative sociali regolarmente iscritte all’albo regionale, individuate sempre mediante Avviso pubblico a cura del componente del Settore regionale delle Politiche sociali e in relazione al maggior numero si associati; tre rappresentanti di altri Enti del Terzo settore che abbiano rappresentanza in almeno tre province con almeno dieci iscritti (individuati mediante Avviso pubblico a cura del componente del Settore regionale delle Politiche sociali e in relazione al maggior numero di associati) e un rappresentante di Società di Mutuo Soccorso (individuato mediante Avviso pubblico a cura del componente del Settore regionale delle Politiche sociali e in relazione al maggior numero di associati).