Rogo San Ferdinando, Falcomatà: “condizioni inaccettabili, negano dignità delle persone”
“E' necessario intervenire con urgenza con l'obiettivo di superare la condizione inaccettabile alla quale sono oggi sottoposte migliaia di persone che vivono in quella situazione”. Sono le parole del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha commentato la tragica scomparsa del diciottenne gambiano Suruwa Jaithe, vittima di un rogo all'interno della tendopoli di San Ferdinando, dove vivono migliaia di lavoratori migranti, impegnati nelle attività agricole stagionali di raccolta degli agrumi sulla piana di Gioia Tauro.
H quindi parlato di “un momento molto triste per la nostra comunità, siamo profondamente addolorati per ciò che è accaduto. Purtroppo l'episodio della morte del giovane Suruwa Jaithe è sintomatico della situazione inaccettabile che si vive all'interno della tendopoli di San Ferdinando dove, evidentemente, non sono rispettate le condizioni minime proprie della dignità di ogni essere umano”.
“Il problema – ha aggiunto il sindaco di Reggio Calabria - è che ci troviamo a riflettere su quest'assurda condizione di negazione dei diritti umani ogni qual volta succede un episodio grave come la morte di questo ragazzo. E` del tutto evidente che si tratta di un sistema che non funziona più e che a mio avviso non ha mai funzionato. Smontare quella tendopoli è l'unica soluzione affinché non si ripetano in futuro episodi come questo. In passato diversi incontri sono stati fatti in Prefettura per discutere sul tema. L'importante oggi è che le istituzioni possano fare squadra affinché si arrivi presto ad una soluzione condivisa e definitiva che eviti l'accadere di altre assurde tragedie”.