L’onorevole Neri in un convegno a Laureana: “giù le mani dalla famiglia tradizionale”
In una bellissima cornice di pubblico si è svolto a Laureana di Borrello un convegno per discutere e approfondire un tema più che mai di scottante attualità: la famiglia e il ruolo all’interno della comunità sociale.
La serata fortemente voluta dalla direttrice della Scuola dell'infanzia ‘Lacquaniti- Argirò’ Suora Nazzarena Pontoriero e da Carmen Ventrici, ha avuto come ospiti Giuseppe Neri, Segretario questore del Consiglio regionale e lo psichiatra Giacomo Romeo. L’incontro dibattito, moderato dal giornalista Francesco Scopelliti, ha avuto gli onori di casa di Don Vincenzo Feliciano, parroco di Laureana.
Suor Nazzarena ha voluto sottolineare l’importanza della discussione e la sensibilità con la quale si è affrontato un tema importante e delicato come quello della famiglia; anche per la corposa partecipazione dei genitori dei bambini, alunni della scuola, e non solo.
Don Vincenzo Feliciano ha evidenziato il ruolo dei genitori, che all’interno del nucleo familiare costituiscono un pilastro imprescindibile, inteso sia come struttura emotiva e sociale – “La famiglia – ha detto - costituisce la struttura principale per la formazione dell’individuo e fornisce strumenti fondamentali per una buona integrazione nella società”.
Romeo nel corso del suo intervento ha voluto evidenziare i vari ‘guasti sociali’ che influiscono sulla stabilità familiare – “sono fermamente convinto che non è la famiglia ad essere in crisi, ma è l’individuo e il suo bagaglio valoriale. Alcuni caratteri sociali influiscono sull’unione matrimoniale e di conseguenza sui figli, i quali sono in balia di disagi difficilmente gestibili in un contesto fragile come quello di una società che non permette la piena emancipazione professionale e dunque sociale delle nuove generazioni.”
Per l’onorevole Neri il problema è da rintracciare in anni di politiche nazionali e regionali poco risolutive - “per decenni lo Stato - e a cascata le regioni, in particolar modo la Calabria - non è riuscito ad elaborare politiche forti per la famiglia. Intendo politiche organiche e non provvedimenti ‘random’ che avessero un impatto sociale nel breve periodo. Modelli come quello francese o tedesco sarebbero da emulare. Invece siamo quasi sempre rassegnati a dispositivi col profilo assistenzialista che non incentivano la creazione di nuovi nuclei familiari, anzi, talvolta li scoraggiano!”
Il dibattito entra nel vivo quando si affronta il tema del valore della famiglia tradizionale – Neri e Romeo all’unisono: “la famiglia sulla quale deve poggiarsi la comunità sociale non può e non deve essere diversa da quella formata da un uomo e una donna, e la prole. Nulla togliendo ai sacrosanti diritti delle coppie omosessuali, non condividiamo la scelta legislativa delle unioni civili.”
Neri ha ribadito: “la mia attività sociale, da sempre forgiata da uno spirito cattolico e il mio impegno politico in Consiglio regionale con un gruppo - Moderati per la Calabria - che si ispira a tali valori, non mi permette di sottacere quello che considero un controsenso ed un errore ideologico. Difendendo il sacro valore della famiglia tradizionale, dalla quale la comunità cattolica non può prescindere, e alla quale la comunità sociale in generale deve ispirarsi per dettato costituzionale, non si fa torto a nessuno. Anche perché le unioni tra persone dello stesso sesso, erano pienamente regolamentate dai patti di convivenza. Dunque giù le mani dalla famiglia fondata sul matrimonio di due genitori, che per definirsi tali, per natura, posseggono l’idoneità alla generazione della prole. E su questo tema, troppo spesso sottovalutato dal dibattito istituzionale, chiederemo con forza il sostegno di tutti i cattolici che con noi vorranno intraprendere - lo definisco - un ‘percorso di verità’. Non arretreremo di un millimetro.”
Altri interventi dal pubblico si sono succeduti durante la serata; in particolare quello del rappresentante dei genitori: “grazie per aver accettato il nostro invito. Stasera ci avete dato l’opportunità di interagire e dibattere, approfondendo un aspetto centrale per la comunità. Analizzando e capendo le fragilità sociali della famiglia, si può capire meglio come affrontare le situazioni di disagio e di difficoltà relative all’educazione dei figli. Per noi un momento di crescita e perché no, di formazione; speriamo che a questo, ne seguiranno altri”.
Per l’occasione Giuseppe Neri ha omaggiato l’istituto regalando personalmente una lavagna multimediale Lim per uso disciplinare per tutti i bambini. “L’attività multimediale penso sia fondamentale per la crescita formativa e cognitiva dei bambini. Questa lavagna è solo un supporto al magnifico lavoro che svolgono quotidianamente le maestre dell’Istituto Lacquaniti-Argirò” – ha chiosato Neri.