Operazione “Caterpillar”, Rizzo ai domiciliari
Il tribunale della libertà di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari ad Otello Rizzo, 50 anni, di Staletti' (Catanzaro), uno dei due titolari di altrettante ditte edili coinvolti nell'operazione "Caterpillar" con l'accusa di tentata estorsione. I giudici hanno accolto l'appello del difensore di Rizzo, l'avvocato Antonio Ludovico, che ne ha chiesto la scarcerazione. Rizzo si trovava in cella a seguito del blitz del 10 settembre scorso, quando i carabinieri, che hanno svolto le investigazioni in base alle quali la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare emesso a carico suo e del coindagato Gregorio Pellegrino, 55 anni, di Staletti'. I due, secondo le accuse, avrebbero tentato di costringere la presunta vittima della tentata estorsione, il titolare di un'altra ditta che aveva vinto un regolare appalto pubblico per la ristrutturazione dello stadio di Staletti', a mettersi da parte, con minacce concretizzatesi in un caso nell'incendio di una pala meccanica di sua proprieta'. Gli inquirenti ipotizzano inoltre il coinvolgimento degli indagati con ambienti della criminalita' locale, specialmente nei confronti di Rizzo, definito il "braccio destro" di Rocco Catroppa, l'uomo ucciso in un agguato di 'ndrangheta a Palermiti, durante una festa patronale, lo scorso 28 agosto. Alla fine di settembre il tribunale del riesame aveva confermato la custodia in carcere nei confronti sia di Rizzo che di Pellegrino, ma facendo cadere l'aggravante del "metodo mafioso" ipotizzata dagli inquirenti. Oggi infine l'accoglimento dell'appello per il primo, che va agli arresti a casa.