Operazione Caterpillar. Dda: la 'ndrangheta vuole sostituire l'economia legale
"La mafia è diventata imprenditrice, tende a sostituirsi nell'attivita' economica legale". E' questo il contesto in cui sono maturati gli arresti di Otello Rizzo e Gregorio Pellegrino, avvenuti la scorsa notte nel Soveratese nell'ambito dell'operazione "Caterpillar" condotta dai carabinieri. A delineare il contesto malavitoso e' stato il procuratore aggiunto della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Murone, il quale ha sottolineato che "entrambi gli arrestati esercitano l'attivita' di imprenditori edili e cercavano di sostituirsi a chi vince appalti regolari non avendo loro i requisiti per partecipare". Secondo il procuratore aggiunto, "questa operazione e' la dimostrazione che quando la parte offesa si rivolge alle forze dell'ordine le indagini vengono portate avanti nel modo giusto". Dal punto di vista investigativo, Murone ha specificato che "l'indagine si inserisce nell'attivita' della Direzione distrettuale antimafia sullo Ionio Catanzarese, interessato da una guerra di mafia, con lo scontro tra le cosche per il predominio sulle attivita' economiche".
Il comandante del Reparto operativo provinciale dei Carabinieri ha evidenziato che "si tratta di un'operazione importante perche' Rizzo e' un personaggio di spicco della criminalita' ed e' stato molto vicino a Rocco Catroppa, ucciso in un agguato a Palermiti, al punto da essere il suo braccio destro; Rizzo e' parte integrante della consorteria - ha proseguito il colonnello Naselli - che opera nel territorio e che e' stata colpita grazie alle operazioni di riscontro e alle attivita' investigative, possibili anche grazie ai rinforzi inviati in zona dal Comando Legione. C'e' grande attenzione dell'Arma sul comprensorio per la situazione che si e' venuta a creare".