‘Ndrangheta: Dda Catanzaro, 416 bis contestato anche a stranieri
"Siamo davanti ad una delle prime ordinanze di custodie cautelari che in Italia si occupa di associazione mafiosa straniera dopo la modifica del 416 bis. In questo caso, pero', l'ulteriore novita' e' che il reato di associazione mafiosa e' contestato a cittadini italiani e stranieri che operavano per gli stessi interessi". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, commentando l'operazione della squadra Mobile del capoluogo calabrese che ha portato all'arresto di dieci persone. Secondo quanto emerso dall'operazione "On the road", una banda ucraina e una cosca di Lamezia Terme avrebbero messo in piedi un'associazione a delinquere di stampo mafioso per gestire attivita' illecite, tra le quali, estorsioni, sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, detenzione illegale di stupefacenti. Da una parte, dunque, ci sarebbe stato il gruppo guidato da Vasyl Koval, dall'altro i calabresi con Matteo Vescio, ritenuto vicino ad una potente cosca di Lamezia Terme. "Ci siamo chiesti come questi stranieri potevano operare in un territorio cosi' difficile come quello di Lamezia Terme - ha aggiunto Borrelli - ed abbiamo potuto registrare che questo avveniva con il consenso delle locali cosche di 'ndrangheta".