Castrovillari, prosegue lo stato di agitazione degli Lsu-Lpu
Continua, irremovibile, a Castrovillari, nella sala consiliare del Palazzo di città, lo stato di agitazione e il presidio di responsabilità, avviato il 7 dicembre dall’assemblea permanente dei lavoratori Lsu/Lpu del Comune indetta dalla rappresentanza sindacale unitaria dell’Ente con il blocco contestuale dei servizi che espletano queste figure.
Ciò per richiamare con forza la vertenza nazionale in atto nei confronti del Governo centrale il quale non ha ancora diramato alcuna nota ufficiale in merito alla soluzione della vicenda rendendo sempre più reale il pericolo della perdita del lavoro di queste unità se non verranno stanziati gli appositi finanziamenti ed emanate le opportune deroghe.
“L’assemblea - come è stato deciso dagli stessi lavoratoti - si protrarrà ad oltranza sino a quando non si riceveranno notizie rassicuranti dal governo centrale e per denunciare, con le altre realtà in Calabria, la disattenzione dei Governi e delle varie Amministrazioni che da 20 anni utilizzano Lsu ed Lpu in servizi essenziali per la collettività senza risolvere definitivamente la problematica”.
“Oggi, però - affermano i lavoratori - si può raggiungere il traguardo storico della stabilizzazione di tutti, convinti che vi si arriverà solo ed esclusivamente grazie alla tenacia e pieno coinvolgimento. Vicinanza alle determinazioni è stata espressa dall’Amministrazione e da più soggetti”.
Il Comune di Castrovillari, poi, si era già fatto promotore, con i primi cittadini e le municipalità di Esaro e Pollino, di una delibera inviata ai Ministri dell’Interno e del Lavoro, ai presidenti di Camera e Senato, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Prefettura, che, oltre a richiamare il delicato stato dei fatti, sostiene il diritto di questi lavoratori, denuncia la preoccupante situazione di rischio che vivono i Comuni nel caso queste unità non vedessero rinnovarsi i contratti e spiega l’importante lavoro che svolgono Lsu ed Lpu negli enti per la loro reale tenuta.
Il documento esprime anche la volontà dei rappresentanti Territoriali di essere pronti alla mobilitazione con i lavoratori e, in caso estremo, alla restituzione delle funzioni da parte dei sindaci.