Omicidio Canale, pm chiede sette ergastoli e altre due condanne

Reggio Calabria Cronaca

Ergastolo per sette dei nove imputati del processo, celebrato con rito abbreviato, ai presunti mandanti ed esecutori dell'omicidio di Giuseppe Canale, ammazzato il 12 agosto del 2011 nel quartiere di Gallico Superiore, a Reggio Calabria (LEGGI LA NOTIZIA).

È questa la richiesta avanzata da Sara Amerio, pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo dello stretto.

Il magistrato ha chiesto dunque il carcere a vita per Salvatore Callea, 51 anni; Antonio Crupi, 35 anni; Filippo Giordano, 47 anni; Giuseppe Germanò, 48 anni; Sergio Iannò, 46 anni; Cristian Loielo, 28 anni e Domenico Marcianò, 35 anni.

Per Nicola Figliuzzi e Diego Zappia, collaboratori di giustizia, l'accusa ha chiesto invece e rispettivamente 14 e 18 anni di reclusione (GUARDA IL VIDEO DEGLI ARRESTI).

IL FATTO DI SANGUE

Canale fu ammazzato nel primo pomeriggio di quell’agosto di sette anni fa, in via Anita Garibaldi, con 12 colpi pistola che lo attinsero mortalmente al volto, al torace e all’addome.

Nella sparatoria rimase allora ferito, casualmente, anche un 42enne, raggiunta ad una gamba da un frammento di ogiva mentre passava dalla zona.

Da quanto ricostruito dagli inquirenti i due killer arrivarono sul luogo del delitto a bordo di uno scooter. Inizialmente mancarono il bersaglio, ferendo appunto il passante, per poi uccidere la vittima al termine di un breve inseguimento.

Le indagini sul suo omicidio portarono successivamente a ritenere che Canale fosse stato ammazzato per una questione di successione al vertice della cosca dei Condello-Chirico (a cui la vittima era considerata affiliata), che avrebbe portato a dei contrasti interni al clan che controllava il quartiere di Gallico.

(aggiornata alle 20:30)