Le Muse: associazione in Puglia, gemellaggio con il Museo del presepe poliscenico
Il “Natale delle Muse 2018” ha visto i soci del noto sodalizio reggino fuori regione a scoprire il Natale nell’arte, attraverso la creatività storica collegata al magico mondo del presepe. E dopo avere viaggiato in Italia creando occasioni culturali ed eventi tra Campania, Basilicata, Sicilia, in questo anno sociale è toccato alla regione Puglia.
Il presidente Livoti – ha ribadito l’eclettismo del mondo presepistico che appartiene ormai alla tradizione della storia dell’arte: abbiamo esaminato nel tempo i presepi in argilla di Caltagirone, quelli in cera d’api ad Agrigento, le realizzazioni di Vietri o Grottaglie, mentre ora è toccato alla lavorazione della carta pesta leccese.
La storia del Presepe Artistico Poliscenico è collegata a Francesco Spagnolo, nato a Salice Salentino e condotto al mondo del presepe dalla madre, sarta e contadina che ha insegnato al figlio, la realizzazione dei presepi sin dagli anni dell'adolescenza. L’artista sin da piccolo, dunque, porterà l'amore verso la Sacra Famiglia di Nazareth, creando piccoli ambienti per il presepe e partecipando a numerosi concorsi locali: nel frattempo ha appreso l'arte della cartapesta e altre tecniche presepiali.
Nel 1994 Spagnolo ha elaborato una nuova tecnica per la cartapesta: composta essenzialmente da diversi tipi di cartoncino, da listelli in legno e da stucchi pregiati. Nasce così la cosiddetta “cartapesta ambientale". Questo tipo di cartapesta molto laboriosa e complessa sin già dalla struttura, viene utilizzata soprattutto per realizzare: edifici, strade, muretti, fontane, templi, piante etc. Mentre per le statuine in cartapesta “Arte Sacra” ci è nota la tecnica di esecuzione, per la cartapesta ambientale, invece, Spagnolo ha sperimentato, una lavorazione molto più elaborata e complessa, portandolo a costruire un presepe di dimensioni che ormai raggiungono i 130 metri quadri. Tutto, attraverso il fascino che lo ha condotto a fondare un museo a cielo aperto tra scenografie e statuine.
Le Muse così hanno avuto il piacere di essere ricevute da Francesco Spagnolo che ha subito conversato con il pubblico reggino su questa grande realizzazione, vero e proprio libro aperto, in grado di raccontare la storia di Gesù, dalla nascita alla Passione. Scambio del gonfalone delle Muse, dunque, all’interno del Museo - mostra didattica permanente delle arti e delle tecniche presepiali, per conoscere i segreti del Poliscenico di Salice Salentino. Nel corso dell’incontro si è trattato anche della cartapesta gessata, della cartapesta ambientale, del firmamento, dei mini-mobili, dei mosaici. Un gemellaggio tra le diverse realtà culturali che attestano, ha commentato Livoti a fine serata, come a volte esistono realtà molto vicine a noi che vanno sostenute, promosse e portate avanti con coraggio, animando eventi e manifestazioni volte al nostro patrimonio artistico contemporaneo. Le Muse hanno da sempre fatto questo all’insegna della cultura vera.