Ragazzino preso a cinghiate, identificato il “branco”: sono quattro minorenni
Con l’accusa di lesioni personali aggravate quattro minori reggini sono stati raggiunti da un’ordinanza di misura cautelare.
Il provvedimento è stato eseguito dal personale dell’Ufficio Generale e Soccorso Pubblico della Polizia, insieme ai colleghi dell’Ufficio Minori, e arriva in seguito ad un’aggressione subita da un ragazzino lo scorso 25 luglio sul centralissimo Corso Garibaldi, nel capoluogo.
Il tutto sarebbe partito con lo spegnimento di una sigaretta sul braccio della vittima che sarebbe stata poi invitata dai suoi aggressori in un posto appartato per un chiarimento, trasformatosi però in un violento accanimento a calci e pugni e addirittura frustate inferte con una cintura.
Malgrado il tentativo disperato di fuga, il giovane ha riportato la frattura della mandibola, dello zigomo e dell’orbita, con lesioni giudicate guaribili in più di 40 giorni.
Le indagini, effettuate dagli uomini della Questura e condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, attraverso l’attento esame di alcuni video acquisiti e grazie alla preziosa collaborazione fornita da dei giovani che avevano assistito ai fatti, hanno consentito di ricostruire nei dettagli l’intera vicenda.
In base alle singole responsabilità del “branco”, due minori sono stati collocati in comunità e due ristretti ai domiciliari.