Fiume Crati, il Comune di Cassano chiama in causa la Protezione Civile
“Il Comune di Cassano All’Ionio, ha chiamato in causa la Protezione Civile Regionale per verificare lo stato dell’argine del fiume Crati.” Lo si legge in una nota diffusa dall'amministrazione municipale, in relazione alle condizioni degli argini del fiume Crati, che ha già ha straripato più volte causando gravi danni.
“In una formale comunicazione indirizzata - si legge nella nota - al responsabile della Protezione Civile Regionale, al responsabile dell’Unità Operativa Territoriale di Cosenza, al Dipartimento regionale Ambiente e Territorio e per conoscenza alla Commissione Straordinaria che governa l’ente locale sibarita, a firma dei responsabili dei Settori LL.PP. – Protezione Civile – Servizi Manutentivi e Polizia Locale, Domenico Calabrò e Giuseppe Santagada, è stato comunicato che a seguito di varie segnalazioni sullo stato funzionale delle strutture che caratterizzano gli argini del fiume Crati, in data 4 gennaio scorso, hanno effettuato un sopralluogo per verificare quanto evidenziato nelle segnalazioni”.
“Dal medesimo, recita lo scritto, effettuato a ridosso degli argini e dei punti di attraversamento del fiume, è stata rilevata un’occupazione minima della sezione idraulica di deflusso del fiume, circa un quinto dell’alveo, e ciò ha permesso di rilevare la presenza diffusa e fitta di arbusti di varia natura e dimensioni. I responsabili dei settori lavori pubblici e polizia locale, Calabrò e Santagada, hanno, inoltre segnalato che durante il sopralluogo sono stati rilevati diversi impianti di agrumeti che occupano in parte l’alveo per tutto il suo sviluppo planimetrico fino alla prossimità della foce.
Da qui, la richiesta ai destinatari della missiva di effettuare un urgente sopralluogo per verificare lo stato di fatto dell’alveo e degli argini del fiume, nonché per definire possibili interventi da effettuare nell’immediato al fine di eliminare o mitigare le criticità rilevate e ripristinare l’officiosità idraulica del fiume Crati. Una iniziativa necessaria, destinata a prevenire una possibile esondazione del corso d’acqua, così come ebbe a verificarsi in corrispondenza dell’argine destro, lato Corigliano – Frazione Thurio, lo scorso 28 novembre 2018”.