Recosol: “migranti: barlume di speranza, finisce l’epopea della Sea Watch”

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“Finalmente i 49 migranti della nave Sea Watch sono sbarcati dopo 19 giorni di permanenza in mare a Malta e nell’ambito della distribuzione operata dalle autorità europee, e solo una decina sono stati assegnati all’Italia, accolti dalla Chiesa Valdese. Ancora una volta assistiamo ad una battaglia politica sulla pelle delle persone, un’altra pagina vergognosa e disumana”.

Un’amara considerazione quella di Recosol sull’epopea di uno sbarco ostacolato dai Governi europei.

“In questi giorni, però, in Calabria succede qualcosa che permette di continuare a sperare in un mondo più giusto, più umano – riflette ancora la rete dei comuni solidali. Mentre l’Italia e l’Europa si azzuffavano per decidere su chi dovesse “aprire i porti” e su come assegnare i 49 migranti delle Sea Watch, a Torre Melissa, un piccolo paese sulla costa ionica calabra, numerosi cittadini, insieme al Sindaco Gino Murgi, svegliati dalle urla terrorizzate provenienti dalla spiaggia, non hanno esitato a correre in soccorso di cinquantuno migranti curdi, giunti all’alba a bordo di un’imbarcazione a vela in balia delle onde”.

Insomma un gesto inaspettato e umano difronte alla diffusa insensibilità del mondo politico. “Quando tutto sembra suggerire che non ci sia spazio per gesti di umanità, quando i governi giocano a chi è più forte, più duro, più impietoso sulla vita di esseri umani, accadono piccoli gesti di resistenza e disobbedienza, fieri nell’aprire il cuore contro chi vorrebbe i porti chiusi. Recosol – puntualizza infine la nota – resta sempre sensibile ai temi della solidarietà e del rispetto dell’essere umano in quanto tale, dimostra la sua vicinanza e sostegno alla comunità di Torre Melissa, congratulandosi per il forte senso di umanità dimostrato.”