Associazione Matrangolo: “non esiste nessun decreto per la chiusura dei porti”

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L’associazione don Vincenzo Matrangolo di Acquaformosa, progetto ex Sprar, oggi Siproimi, già dall’estate scorsa ha espresso pieno appoggio alle Ong che operano nel Mediterraneo in soccorso dei migranti, dedicando a esse una delle giornate del Festival delle Migrazioni di agosto.

“Ribadiamo oggi il nostro sostegno e intendiamo anche precisare che, se pure di indubbia efficacia mediatica, quanto sostenuto dal ministro Salvini non corrisponde al vero: a tutt’oggi non esiste alcun provvedimento amministrativo dei dicasteri competenti (Ministero dell’Interno e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) che dispone la chiusura dei porti italiani”.

“Una prima richiesta, informale, era stata già avanzata al Governo da diverse organizzazioni (tra cui Acli, Actionaid, Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Emergency, Intersos, Médecins Du Monde Missione Italia, Medici Senza Frontiere e Oxfam) quando venne negato l’approdo nei porti italiani alla nave militare Diciotti e alle navi della Ong Proactiva Open Arms, rispettivamente a giugno e a luglio dello scorso anno. La richiesta di rendere pubblici i provvedimenti adottati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dell’Interno e da ogni altra autorità coinvolta in merito al divieto di attracco e di sbarco nei confronti delle navi impegnate nei soccorsi, non ebbe alcun esito. E non ebbe alcun esito per il semplice fatto che non esiste alcun provvedimento formale di chiusura dei porti italiani adottato dal Ministero dell’Interno e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” – spiega la nota.

È quanto è emerso dalla richiesta, avanzata dall’avvocato Salvatore Fachile (Asgi) ai Ministeri. Nella risposta dello scorso 13 luglio, infatti, il Ministero delle Infrastrutture, in relazione alla vicenda della Nave Open Arms specifica come “questa Amministrazione non detiene alcuna circolare in merito alla chiusura dei porti.” Sulla stessa linea la risposta in merito alla Nave Diciotti. Infatti sulla Diciotti il Ministero risponde di non aver nessuna copia del provvedimento di divieto di ingresso della nave nel porto di Trapani”.

Impedire l’approdo nei nostri porti come fa il ministro dell’interno, Matteo Salvini, viola la Convenzione di Ginevra, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, il diritto internazionale del mare, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché la nostra Costituzione.

Ci permettiamo di ricordare al nostro Ministro dell’Interno che per chiudere i porti italiani è necessario un apposito atto amministrativo, dato che chiudere i porti italiani non è come chiudere le porte di casa propria” – conclude.