Servizi sociali e dispersione scolastica: esperti a confronto
La dispersione scolastica continua ad essere un problema reale, soprattutto perché non vengono segnalati puntualmente i dati all'area della formazione; il ruolo fondamentale del servizio sociale è a rischio per volontà di pochi, manca la tanto auspicata sinergia degli interventi. Sono alcuni dei passaggi più forti emersi nel corso del 3° seminario "LeAli al Futuro", il primo del nuovo anno, svoltosi nell'auditorium del Minorile di Via Paglia a Catanzaro ed abbinato al progetto "Percorsi di legalità". Affidato dal Miur e dal Ministero della Giustizia all'Istituto comprensivo catanzarese "V.Vivaldi", "LeAli al futuro" ha visto anche stavolta la presenza di un folto uditorio che ha prima ascoltato gli interventi dei relatori ponendo poi ai relatori alcuni interessanti quesiti. Coordinati da Massimo Martelli ed alla presenza del direttore del Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata Angelo Meli, i lavori sono stati aperti dalla vice dirigente del "Vivaldi" Flora Mottola la quale, salutando a nome del preside Vitaliano Rotundo, ha evidenziato quanto “LeAli al futuro” rappresenti un momento qualificante per un Istituto che si nutre di specificità. Francesco Cappuccio, responsabile del servizio tecnico de Centro di giustizia calabro-lucano, ha spiegato ai presenti il profilo di un servizio nato nel 1986 e che promuove le politiche sociali sul territorio per il recupero dei minori in sei aree di intervento: adolescenti, formazione, rapporti con istituzioni, programmazione e verifica, scuola e ricerca, rapporto con i media. Le tre sedi attuali, Catanzaro, Reggio e Potenza garantiscono competenze capillari su un territorio obiettivamente vasto. Francesca Tedesco, coordinatrice delle attività di insegnamento dell'IPM e della casa circondariale in seno al CTP nonché referente di "LeAli al futuro", ha spiegato che la presenza degli insegnanti all'interno delle carceri significa per i giovani ospiti opportunità e scelta. Questi giovani vanno aiutati non solo a leggere ed a scrivere, ma anche a ritrovare percorsi personali, visto che la scuola li ha già persi di vista una volta. Il "Vivaldi" è un fiore all'occhiello della città perché offre ai suoi insegnanti le opportunità giuste per agire. Ed il carcerato che si avvicina alla scuola se ne sente coinvolto ed attratto. "LeAli al futuro" modula la scuola su percorsi critici di rieducazione, in modo da rendere spendibile il sapere, autentica opportunità che il giovane recluso può cogliere e sfruttare. Francesco Pellegrino, direttore dell’Istituto minorile di Catanzaro, ha ricordato che la struttura garantisce ogni diritto del minore, costruendo un ambiente improntato alla dignità della persona. Tutto è amalgamato con la componente dell'umanità, mirando a ridurre al minimo la permanenza dei ragazzi, ed impiegandoli nelle varie attività. Un obiettivo che già ci si prefisse nella prima riunione romana di "Leali al futuro", alla presenza del ministro Gelmini. Tra queste attività l'istruzione è una delle principali. I ragazzi reclusi cercano punti di riferimento: ecco perché il genitore, il direttore, l'educatore devono avere il proprio ruolo, sforzandosi di parlare il linguaggio dei minori, senza pretendere che essi parlino il nostro. Giuseppina Garreffa, direttrice dei Servizi sociali per minorenni di Reggio Calabria, ha riferito all'uditorio catanzarese il valore ausiliario della propria attività nei confronti dell'autorità giudiziaria. Questo lavoro, complesso e delicato, è compiuto attraverso una serie di persone che si affiancano al minore da recuperare. Si attua così un servizio di ascolto, esattamente quello che è mancato al soggetto coinvolto in attività illecite. Molti di questi non possiedono il diploma di licenzia media inferiore, un fine ultimo da raggiungere sotto il profilo sostanziale. Gli ha fatto eco Stefano Fazzello, vice-responsabile della struttura. A Reggio si è fatto sistema, perlopiù tramite cooperative, consentendo a tanti i ragazzi di orientarsi prima e poi di entrare o rientrare nel mondo del lavoro. A svolgere un ruolo fondamentale anche la sinergia pubblico-privato con qualche azienda che ha fatto superare le solite strumentalizzazioni. Questi ragazzi vogliono opportunità e basta poco per fare emergere quanto di buono hanno dentro. L'ultima parola, preceduta da qualche interessante intervento da parte dei corsisti, l'ha avuta il direttore Meli. Lodando l'intraprendenza del dirigente Rotundo, il direttore del Centro di giustizia interregionale Calabria-Basilicata ha rilevato come solo persone motivate riescano a interessare i giovani. Tuttavia nonostante il capillare e fondamentale valore del servizio sociale qualcuno sta tentando di smantellare tale grande valore aggiunto della nostra società. Nei prossimi giorni sarà stilato il calendario ufficiale degli incontri formativi previsti da "LeAli al futuro" che continueranno a tenersi ogni giovedì, a cadenza quindicinale, fino al termine di giugno.