Associazione del libero pensiero, Bruno: “troppe antenne ed aumento dei tumori a Crotone”
“I tumori viaggiano anche sulle onde elettromagnetiche. Alcuni recenti studi confermerebbero la pericolosità dei campi elettromagnetici. Si diffondono le antenne istallate sul territorio crotonese perfino sui tetti dei fabbricati per velocizzare ancora di più la trasmissione di dati”.
A riflettere sul dilagante fenomeno il Presidente sezione calabrese Associazione del libero pensiero Giordano Bruno che spiega: “Crotone, esempio grave in Italia di inquinamento industriale, registra purtroppo sull’inquinamento elettromagnetico il silenzio assoluto del sindaco. Che pare abbia oltre alla delega per l’ambiente anche una sensibilità ambientale. Nel mondo scientifico fa discutere l’estensione del potente sistema 5G per rendere la trasmissione dati, veloce come un battito di ciglia”.
“Però la potenza elettromagnetica scatena una velocità che potrebbe costare molto cara alla nostra salute. La pelle è un organo pieno di cellule che regolano la risposta immunitaria. Se la roviniamo la risposta immunitaria va in tilt e il rischio tumore è elevatissimo. Perché: “il campo elettromagnetico interferisce con il nostro sistema elettrico interno, alterando il funzionamento delle cellule” - precisa Francesca Orlando dell’Associazione per le malattie da intossicazione cronica e ambientale”.
“Sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet, 2226 studi dimostrano che nel 68% dei casi, ci sono stati effetti negativi sulla salute per l’esposizione a i campi elettromagnetici. Alle stesse conclusioni è arrivato l’Istituto Ramazzini di Bologna.
Dice l’epidemiologa e direttrice dell’istituto Fiorella Belpoggi: “abbiamo constatato un aumento rilevante dei tumori. Bisogna fare in fretta e fermare l’avanzata del 5G e informare adeguatamente la popolazione sui rischi. Intanto 217 scienziati di tutto il mondo, hanno inviato alla Commissione Europea un appello per la moratoria del 5G. Un tentativo per ora inutile, dato che la Commissione si avvale della consulenza scientifica di un istituto privato forse influenzabile dalle lobby”.