Nomina dg Asp, Gallo: Oliverio espone la Regione ad un nuovo scontro col Governo
Un nuovo scontro col Governo, con conseguenze negative già sperimentate durante la gestione commissariale Scura ed il cui prezzo rischia di essere pagato nuovamente dai calabresi sulla propria pelle.
Non ha dubbi il capogruppo della Cdl in Consiglio regionale, Gianluca Gallo, di fronte all’annuncio delle nomine – in qualche caso, riconferme – dei direttori generali delle aziende sanitarie regionali, formalizzate oggi dalla giunta regionale.
«Le designazioni imposte da Oliverio direttamente da San Giovanni in Fiore – osserva Gallo – dimostrano come giuste e sacrosante prerogative, quali il diritto di determinare in maniera legittime scelte rientranti nella propria sfera di competenza, possano trasformarsi in scellerate decisioni se orientate solo dalla bramosia di occupare postazioni di potere, presumibilmente in chiave elettoralistica e nulla più».
Prosegue l’esponente della Cdl: «Di fronte alla chiara, pubblica e magari anche opinabile richiesta del Governo di avviare quanto meno una consultazione con il nuovo commissario alla sanità prima di procedere alle nomine, prudenza e virtù avrebbero suggerito quantomeno un supplemento di pazienza e di dialogo, se non altro per una mera ragione di opportunità, senza con ciò rinunciare ad alcuna prerogativa. Invece, come al solito, Oliverio ha innestato la quinta ed è andato avanti incurante di tutto e di tutti, col risultato, facilmente preventivabile, di esporre la Calabria ad un nuovo scontro istituzionale e ad un probabilissimo isolamento nel campo della sanità».
Un terreno sul quale, sottolinea Gallo, «i risultati della gestione del centrosinistra, di quello calabrese come di quello nazionale, sono peraltro sotto gli occhi di tutti, ad iniziare dal territorio cosentino, nell’ambito del quale non a caso le politiche messe in campo dalla direzione generale dell’Asp sono criticate ed apertamente contestate proprio da colleghi consiglieri di centrosinistra, ai quali nessuna risposta ed attenzione viene offerta, manco fossero di opposizione». Conclude Gallo: «Un cambio di rotta era necessario. Oliverio ed i suoi hanno deciso di non perseguirlo né nel metodo né nella sostanza. E questa, per i calabresi, non è solo una cattiva notizia: è l’annuncio di nuove sciagure che presto arriveranno e che troveranno la Regione impreparata a svolgere un ruolo decisivo».