Rapine in gioiellerie e uffici postali in Puglia. Nella banda anche un crotonese
C’è anche un crotonese nel gruppo di persone accusate di rapina aggravata dall’uso di armi, tentata rapina e detenzione di armi, in concorso con altri tre uomini già finiti in carcere nel settembre scorso, e sottoposti a fermo di indiziato di delitto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto e del capoluogo pitagorico.
L’indagine è stata avviata a seguito di una rapina compiuta lo scorso 20 agosto all’ufficio postale di Talsano, in Puglia, quando due persone armate di pistola hanno costretto la direttrice a farsi consegnare 80mila euro in contanti contenuti dentro degli armadi blindati e nella cassaforte.
Gli agenti hanno quindi acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza privato e individuato e rintracciato le auto usate per la fuga.
Dalle indagini è emerso che il gruppo aveva effettuato diversi sopralluoghi per studiare il luogo e progettare il furto in una gioielleria di Taranto, in una banca di Torricella e in una gioielleria di Carosino e che avevano come base un’abitazione di Pulsano.
Ma mentre stavano tentando di rapinare una gioielleria di Carosino, i tre uomini (un italiano e due rumeni) sono stati fermati, controllati e arrestati. Le indagini sono andate avanti e hanno prodotto i fermi di altre due persone.
Il quarto uomo, arrestato dalla Squadra Mobile di Crotone nella sua abitazione, si occupava della logistica e dei trasporti sia dei complici rumeni sia delle vetture utilizzate per le rapine. Il quinto, 57enne, considerato l'organizzatore dei colpi, è stato rintracciato a Grottaglie.