Basta Vittime: ammodernamento 106, scatta polemica per l’articolo su “La Stampa”
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” denuncia, quindi, l’attivismo continuo ed irrefrenabile di chi non smette di agire per bloccare definitivamente un’Opera già approvata e finanziata nell’esclusivo interesse particolare e contro l’interesse generale e per questa ragione invita tutti a tenere alta la guardia al fine di scongiurare l’ennesimo definitivo ed inesorabile fallimento per l’ammodernamento della S.S.106 e per la Calabria.
Da ultimo un articolo apparso oggi sul quotidiano nazionale “La Stampa” che “ritiene che esistano nella nostra regione degli attivisti che chiedono all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” di non speculare sui morti”.
“Ma – risponde il direttivo - abbiamo solo migliaia e migliaia di attivisti che chiedono con insistenza quando sarà avviato l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico”.
Probabilmente secondo Basta Vittime, dietro a questa notizia si nasconde l’operato di Rinaldino Chidichimo , avvocato che già nella scorsa settimana, era intervenuto anche su “Il Corriere della Calabria” e la paura di un “semplice proprietario terriero, Tullio De Paola portavoce dell’associazione Raspa, che sarà espropriato per pubblica utilità. Vuol dire, in parole povere, un proprietario di pochi metri di terra che saranno purtroppo lautamente pagati dallo Stato per realizzare un’Opera di interesse generale: quindi, utile a tutti”.
“Un tentativo vano con questo articolo farlocco: quello di convincere qualcuno a Roma che in Calabria i voti il M5S li perde solo se realizza l’ammodernamento della S.S.106. Non è così ma, anzi, è il contrario. Inoltre in Calabria non c’è nessun focolaio. Non c’è nessuna mobilitazione. In pratica non c’è niente”!
“C’è solo un gruppo di 4 gatti – prosegue e conclude agguerrita la nota - che ancora crede che i calabresi sono con gli anelli al naso, che vuole fortemente bloccare un’opera e che per farlo ha utilizzato tutti i metodi possibili nell’assoluta indifferenza della Magistratura che avrebbe fatto bene – per esempio – ad approfondire ciò che è accaduto sulle osservazioni pervenute contro il Progetto del Megalotto 3 inviate da centinaia e centinaia di “Turisti di Ferrara” che non sono mai venuti in Calabria, non conoscono la S.S.106, eppure, ne hanno contestato il Progetto; oppure predisponendo una attenta verifica al fine di accertare se è vero o meno che sui terreni su cui esiste un vincolo preordinato all’esproprio sono state avviate con fondi pubblici delle coltivazioni al fine di far aumentare il costo di un terreno che sarà, appunto, espropriato”.