Operazione Ossessione, Gratteri ribadisce: “Continuate a denunciare”
Continuate a denunciare. È l’invito del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, a margine della conferenza stampa sull'esito dell'operazione anti 'ndrangheta "Ossessione". Ha proseguito affermando che le denunce “le richieste di incontro sono la nostra benzina, la forza che ci carica ad andare avanti e a fare sempre più e meglio”.
Gratteri ha continuato affermando che la Procura ha avviato una vera e propria rivoluzione con le e forze dell'ordine, perché “i vertici delle forze dell'ordine ci hanno mandato tra i migliori investigatori d'Italia, come è avvenuto anche con la Guardia di Finanza. Questa grande sinergia, questa Guardia di finanza che sta crescendo sempre più serve a dare fiducia alla gente. E come ho indicato sabato, continuate a inondarci di denunce perché le vostre denunce, le vostre richieste di incontro sono la nostra benzina, sono la forza che - ha concluso Gratteri - ci carica ad andare avanti e a fare sempre più e meglio”.
Ha inoltre affermato che la credibilità della Procura è stata dimostrata a livello internazionale. “Questa operazione - ha proseguito Gratteri - è importante in primo luogo perché' è un fascicolo aperto un anno e mezzo fa, quindi - e questa è una novità - siamo intervenuti non nella fase di logoramento di un'associazione ma nella fase di crescita di questa organizzazione, nella quale ci sono tante estrazioni criminali: c’è la ndrangheta, ci sono albanesi, marocchini olandesi, che riuscivano a importare indifferentemente grandi quantità di cocaina dalla Colombia, di hashish e marijuana dall'Albania e dal Marocco”.
“Questo aspetto - ha aggiunto il procuratore capo dell'Antimafia di Catanzaro - da' l'idea della grande duttilità di questa organizzazione della sua grande capacità di relazionarsi nel mondo, e da' l'idea della grande difficoltà nell'indagare dovendoci rapportare con tre Stati nel mondo. Noi invece l'abbiamo fatto, questo è possibile se si è credibili, e si ha una storia, e noi a mio avviso, scusate l'immodestia, abbiamo questa credibilità sul piano internazionale. Noi non partiamo dall'anno zero, siamo di casa in Sudamerica, Centro America ed Europa. E oggi - ha spiegato Gratteri - siamo diventati più presenti sul piano internazionale perché' allo Scico abbiamo il generale Barbera con cui lavoriamo da tanti anni e con cui c’è un'intesa straordinaria".
Il generale dello Scico Barbara ha reso noto di aver "dovuto anticipare l'operazione perché' c'era il rischio della fuga di alcuni indagati chiave, e in 24 ore abbiamo messo in moto un dispositivo imponente di 300 uomini": un dato che - ha commentato Gratteri - "conferma la duttilità e la grande professionalità della Guardia di finanza, perché se la struttura investigativa non è oliata e non c’è afflato tra Procura e Guardia di Finanza certe cose non si possono fare. L'approccio burocratico - ha sostenuto il procuratore - non funziona, invece si deve sempre lavorare on line".
Il comandante regionale della Guardia di Finanza, Contini, ha ribadito "la forte collaborazione con la Procura", rimarcando "la pericolosità dell'organizzazione che abbiamo smantellato, perché' era strutturata come una vera e propria impresa". Infine, a scendere in maggiori dettagli sull'operazione "Ossessione" è stato il colonnello Virno, che ha ricordato anche l'apporto di alcuni pentiti nella ricostruzione delle dinamiche criminali dell'organizzazione.