Bracconaggio: cacciavano cinghiali e merli, due denunce nel Cosentino
Dai controlli antibracconaggio diretti dal comandante della Polizia Provinciale di Cosenza Pasquale Monea insieme al Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro, e condotti nei giorni scorsi tra San Giovanni in Fiore, Casali del Manco, Spezzano della Sila, Acri, San Demetrio Corone e Santa Sofia d’Epiro, un uomo è stato sorpreso insieme ad altre tre persone al termine di una battuta di caccia, con esemplari di selvaggina della specie Merlo.
Il volatile come risaputo, è cacciabile infatti solo nel periodo compreso tra l’1 ottobre ed il 31 dicembre per questo è subito scattata la denuncia.
Le attività sono state effettuate con il coordinamento del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari conducendo in un altro caso, a denunciare un uomo che è stato invece ritrovato dagli Agenti del distaccamento di San Giovanni in Fiore, con delle munizioni a palla unica detenute illegalmente, utilizzate per la caccia del cinghiale, specie per cui l’attività venatoria è chiusa ormai dal 30 dicembre scorso.
Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati complessivamente un fucile calibro 12, ventisette munizioni tra piombo spezzato e a palla asciutta, più alcuni capi di avifauna illecitamente abbattuti; dopo le formalità di rito l’autorità giudiziaria ha convalidato l’attività della polizia giudiziaria.