Vincoli paesaggistici e archeologici a Scala Coeli: Legambiente sollecita Soprintendenza
Il progetto di ampliamento della discarica di Scala Coeli deve valutare i vincoli archeologici e quelli paesaggistici.
La Soprintendenza del Ministero per i beni e le attività culturali ha dato riscontro alla richiesta di Legambiente e perciò risollecita il Comune di Scala Coeli a trasmettere la documentazione richiesta al fine di adempiere agli obblighi di competenza chiedendo di specificare la distanza tra l’opera in oggetto e i corsi d’acqua “Carafune Cacciadebiti” e “Vallone Pipino” atteso che essi sono tutelati come anche le sponde dei fiumi e dei torrenti per un’estensione di 150 metri dalle rive.
“La mancata attivazione della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico appare potenzialmente pregiudizievole dell’interesse pubblico, rappresentato dalla tutela e salvaguardia dei valori storico–archeologici quali valori primari ai sensi della Carta Costituzione rispetto alla libertà di iniziativa privata” – fa sapere Legambiente.
“Questa evidenziazione – avanza la nota - rafforza quanto sempre abbiamo richiesto al Commissario ad acta e cioè di invitare alla Conferenza dei Servizi il Ministero competente alla valutazione del vincolo paesaggistico e archeologico. Speriamo che questa richiesta della Soprintendenza possa far determinare il nuovo Commissario ad acta a riportare nell’ambito dei lavori della Conferenza stessa anche le competenze e l’esame di questi ulteriori vincoli atteso che l’ampliamento della discarica modificherebbe irreversibilmente il paesaggio”.