Volumi in calo. La Contship annuncia procedura di licenziamento per gli operai del porto di Gioia

Reggio Calabria Infrastrutture

Il rischio licenziamenti per i lavoratori della Contship del porto di Gioia Tauro è ancora dietro l’angolo. Sì, perché l’azienda ha annunciato l’apertura di una nuova procedura di riduzione di personale ancora più pesante di quella avviata nel 2017. Il motivo è riconducibile al calo di volumi nel 2017 del 12,5% rispetto al 2016 che si aggiunge al calo già subito nel 2016 rispetto al 2015 e a quello ulteriore in corso nel 2018. Questa drammatica situazione sta portando alla chiusura del porto di Gioia Tauro.

Per questo motivo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Mare e coordinamento portuali Sul rivendicano l'attuazione dell'Accordo di Programma Quadro sottoscritto nel 2016 alla Presidenza del consiglio, e cioè gli investimenti pubblici e privati per rilanciare il porto. E chiedono al Governo Conte e al ministro Toninelli di “far rispettare quell’Accordo di programma quadro”.

Chiedono alla Giunta regionale di “intervenire con forza nei confronti del governo, di MCT e di MSC”. L'accordo di programma quadro firmato nel 2016 prevedeva oltre all’agenzia per la ricollocazione dei lavoratori dichiarati in esubero anche consistenti investimenti da parte di MSC e Contship e investimenti pubblici per la realizzazione del gateway ferroviario e del bacino di carenaggio.