Strage Duisburg, boss condannato all’ergastolo
Ergastolo confermato per Sebastiano Nirta, accusato di essere tra gli autori della strage del 15 agosto del 2007, quando a Duisburg (in Germania) furono uccise sei persone originarie di San Luca.
È questa la decisione della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria che ha accolto le richieste dalla Procura generale, e ha quindi confermato la pena del carcere a vita inflitta in primo grado a Nirta.
L’attività investigativa è stata portata avanti dalla polizia tedesca per le indagini in Germania e da quella italiana e dai Carabinieri per quelle nel nostro paese.
La Procura generale della Città dello Stretto ha eseguito l’attività integrativa durante il processo in sede di rinvio, grazie al ricorso curato dall’avvocato Generale Fulvio Rizzo e con il coordinamento del Procuratore generale Dino Petralia, avverso la sentenza di appello annullata con rinvio dalla Cassazione.
È stato utilizzato tutto il materiale probatorio nel tempo maturato con le sentenze passate in giudicato e con la perizia su una traccia acquisita dalla polizia criminale di Duisburg.
Si tratta, in particolare, di una traccia mista rilevata sul tappo benzina della Clio usata da Giovanni Strangio e Sebastiano Nirta a Duisburg e abbandonata in Belgio.