Insegnante ucciso e bruciato a Nicotera: padre e figlio a giudizio
Il gip presso il Tribunale di Vibo Valentia, Giulio De Gregorio, su richiesta del pm Filomena Aliberti, ha disposto il giudizio immediato nei confronti di Francesco ed Ezio Perfidio, padre e figlio rispettivamente di 58 e 34 anni, ed attualmente detenuti perché ritenuti - in concorso tra di loro e a vario titolo - coinvolti nell’omicidio di Stefano Piperno, il 34enne di Nicotera, ucciso e trovato carbonizzato il 20 giugno del 2018 (LEGGI) , all’interno della sua auto, nelle campagne di Preitoni.
La vicenda processuale appare alquanto complessa poiché il gip, anche in considerazione dei rilievi mossi dalla difesa dei Perfidio, rappresentato dall’avvocato Francesco Sabatino, ha disposto lo stralcio della posizione di Francesco Perfidio quanto al reato più grave di omicidio e disposto il processo con riguardo alla sola ipotesi di distruzione di cadavere e per una ipotesi di spaccio.
In pratica, il gip manda a giudizio Ezio Perfidio per tutti i reati contestati mentre allo stato Franco non è chiamato a rispondere dell’originaria accusa di omicidio, per la quale vi era già stato un annullamento da parte del Tribunale del Riesame.
L’udienza è fissata per il 2 maggio prossimo dinanzi alla Corte d’Assise di Catanzaro ma naturalmente la difesa avrà 15 giorni di tempo per chiedere eventualmente un giudizio abbreviato. Le persone offese sono rappresentate dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza.