Cosa Nostra, il traffico di droga e il “ramo” in Calabria: blitz della Dia, 34 arresti
Un blitz dalle Direzione Investigativa Antimafia ha inferto un duro colpo a Cosa Nostra, soprattutto agli affari della mafia in Sicilia e in particolare tra le province di Agrigento, Palermo, Trapani, Catania, Ragusa.
Ma gli investigatori sono arrivati anche in Calabria, a Vibo Valentia (dove a finire in manette sono state due persone di Briatico, Gregorio Niglia, 36 anni, e Francesco Romano, 33) estendendosi fino in Emilia Romagna, a Parma, per l’esecuzione - nel complesso - di ben 34 ordini di arresto.
La Dda di Palermo contesta a 32 degli indagati l’associazione mafiosa, la partecipazione e il concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso; la detenzione abusiva di armi, il sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e il danneggiamento mediante incendio.
L’operazione, denominata “Kerkent” e coordinata dalla Procura di Palermo, ha visto l’impiego anche dei carabinieri del Comando provinciale di Agrigento che, nell'ambito dello stesso provvedimento, hanno eseguito altre due ordinanze di custodia cautelare con le accuse di concorso in sequestro di persona e violenza sessuale, anche queste aggravate dal metodo mafioso.
La tesi degli inquirenti è che si sia così sgominata un’associazione a delinquere che avrebbe avuto la sua base operativa ad Agrigento e ramificazioni, in particolare, nel palermitano e anche in Calabria, e che fosse specializzata nel traffico di droga attraverso uno strutturato gruppo criminale armato.